di Simona Tenentini
ROMA -In questi giorni di caldo afoso ed opprimente a Roma, in zona piazza Bologna, invece di salvaguardare le aree verdi, vengono abbattuti, in maniera incomprensibile, decine di alberi sani e rigogliosi.
Un’operazione che ha, giustamente, allertato tutti i residenti che hanno avviato una raccolta firme per chiedere chiarimenti circa la legittimità del provvedimento.
“Salve,scriviamo a nome di tanti cittadini di piazza Bologna che hanno assistito sbalorditi e inermi – tra il 10 e il 14 luglio – all’abbattimento di alberi (otto aceri americani e un oleandro) nel primo tratto di viaMichele di Lando: strada, fra l’altro, meravigliosa proprio per la presenza di questi bellissimi alberi dalla chioma verde e rigogliosa.Lo scempio è stato documentato.Una strage di alberi indiscriminata, compiuta senza alcun preavviso,con una affissione di soppiatto dalla notte alla mattina di sciatti fogliA4 arrecanti le seguenti, laconiche indicazioni: «D.D. 314 del4.7.2025» e «abbattimento». Il tutto in assenza di alcuna emergenza o motivazione particolare.Gli alberi condannati a morte non avevano rami secchi e non rappresentavano motivi di pericolo o incolumità per le persone.Alcune di queste piante, data l’età, avevano i naturali segni del tempo trascorso, le “cicatrici” di antiche malattie ormai guarite, ma nessuna(forse tranne una che appariva meno rigogliosa delle altre) era cadente, pericolante o secca.
Le foto scattate al termine dell’«abbattimento» documentano vari casi di alberi sani, in vita, tagliati e rimossi come rifiuti indesiderati. Alberi che donavano, proprio in questo periodo estivo, ombra e refrigerio ai cittadini, soprattutto agli anziani e ai possessori di cani, che d’ora inpoi dovranno marciare sul selciato rovente. Tutti noi ci chiediamo come mai è stato ordinato ed eseguito questo «abbattimento» proprio in questo periodo così caldo, dove l’ombra è importante per il benessere e la salute delle persone.


Peraltro in un periodo molto particolare e delicato, quello della nidificazione degli uccelli durante il quale è vietato abbattere gli alberi proprio per proteggere la fauna selvatica.Inquietanti dubbi sono emersi: chi ha firmato, lo studio delle schede relative agli alberi da abbattere, lo ha fatto per conto della ditta cheha vinto l’appalto e con quale autorevole qualifica o titolo di studio adeguato?
Il parere di questo signore (parere di parte dunque) è stato2esaminato e messo a confronto con quello di un agronomo del Servizio Giardini di Roma Capitale, deputato proprio alla gestione del verde pubblico cittadino? Peraltro, desta forti perplessità la decisione da parte di Roma Capitale di affidare a un dipendente della ditta incaricata degli abbattimenti la valutazione dello stato di salute delle piante, invece di sottoporre questo esame agli esperti della pubblica amministrazione.Come abbiamo potuto documentare, infatti, troppi sono gli alberi abbattuti che non presentavano particolari motivi di preoccupazione.Molte chiome erano cresciute oltremodo, è vero, ma questo perché Roma Capitale – almeno dal 2020 – non ha mai sentito l’esigenza di provvedere alle potature.Rileviamo, inoltre, che il presidente e titolare (socio di maggioranza)della società che vinto l’appalto per i lavori di abbattimento degli alberi in via Michele di Lando – pochi anni fa – è stato indagato e rinviato a giudizio proprio per appalti truccati, nell’ambito di una maxi inchiesta denominata “Genio e sregolatezza” condotta dalla Procura della Repubblica di Viterbo. Questo signore ne è uscito indenne solo grazie all’estinzione del reato per prescrizione.Infine, la sera del 16 luglio, sono stati collocati dalla stessa ditta incaricata degli abbattimenti ulteriori cartelli di divieto di sosta (anche qui senza nessuna spiegazione ai cittadini) sul restante tratto di via Michele di Lando (dall’incrocio con via Stamira fino alla circonvallazione Nomentana), compresa piazza dei Vespri Siciliani dove c’è il mercato rionale. Un lungo tratto di strada ricco di decine dialberi dalla chioma verde e rigogliosa con tronchi dritti e non pericolanti. Cosa significa tutto ciò? Procedere durante la nidificazione – ovvero in un periodo in cui l’abbattimento è sospeso per legge – a un ulteriore scempio con l’abbattimento di altri alberi che allo stato attuale non sono né secchi né pericolanti, come abbiamo documentato?
Lanciamo il nostro accorato grido di allarme e attendiamo una corretta e doverosa spiegazione di ciò che sta avvenendo”


