ROMA – Visita istituzionale super prestigiosa a render onore e merito a quanto l’Italia femminile di calcio abbia fatto per la prima volta sognare fino alla fine tutto il Bel Paese agli Europei di Svizzera 2025. Quell’eliminazione martedì sera che ancora grida vendetta, quella sconfitta così sofferta e concitata, piena tra l’altro e soprattutto di veleni arbitrali e tensioni, che ha visto l’Inghilterra alla fine dei supplementari conquistare l’accesso alla fine. Due a uno per le Leonesse oltremanica e Italia di Soncin costretta già a tornare a casa. Sogno infranto, svanito? Può darsi. Ma l’Italia del calcio femminile non era mai riuscita ad andar così lontano nel corso di una competizione continentale. Ecco perché merita applausi scroscianti, da parte di tutto. Lasciata la Svizzera a testa altissima, meritava un tributo totale, anche quello istituzionale, evidentemente. Così è fioccato l’invito ufficiale al Quirinale direttamente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Che giovedì mattina, nemmeno 36 ore dopo la delusione alpina, ha atteso e tributato la squadra di Soncin, a casa sua. Mattarella s’è complimentato, ha spiegato a Girelli e compagne quanto debbano restare orgogliose del cammino fatto, ha applaudito la squadra per il percorso fatto, ha ammesso d’aver seguito e con orgoglio tutte le partite azzurre. E per tutta risposta il team gli ha regalato una maglia con dedica speciale: non soltanto quella 10 che in questi casi sta diventando sempre più istituzionale, bensì la scritta “Il calcio è valori e passione, rafforza l’essenza stessa del nostro essere Comunità”. Presenti al prestigioso appuntamento naturalmente anche le istituzioni sportive: dal presidente della FIGC, Gravina, al Ministro dello sport, Andrea Abodi, passando dal neo vertice del Coni, Buonfiglio.


