MILANO – Sono ore calde in casa Milan. Anzi, bollenti. Non tanto per le ricche amichevoli nel sud-est asiatico, dove nuovo volto Estupinan ha già raggiunto e abbracciato per la prima volta Allegri e la squadra, ma soprattutto per la dirigenza. C’è Tare e tutti in fila. Tifoseria scottata dopo l’ultimo ottavo posto: si aspetta risposte. Così come Max stesso. Ecco perché, in fila indiana, Furlani e Moncada lavorano per assecondare le richieste del nuovo direttore albanese. Nella cui mente alberga da settimane ormai un chiodo fisso, Jashari.
FILM Pupillo svizzero, evidentemente studiato e calibrato come mezzala perfetta per il nuovo centrocampo a tre del Milan che sta nascendo. Tanto da resistere e restare sul pezzo nonostante comportamenti Bruges, che settimane fa non ha nemmeno più risposto ai rilanci rossoneri. Ma il calciatore sta puntando i piedi: vuole solo rossonero, si rifiuta di far foto squadra coi compagni, si allena ancora in solitaria. Ecco perché in Belgio hanno riaperto le porte. Ed evidentemente richiamato il Milan.
RILANCIO Che adesso è pronto all’affondo decisivo: ulteriormente alzata l’offerta, non più 32 bensì 35 milioni di parte fissa, coi bonus che potrebbero lanciare la potenziale cifra totale a quasi 40. Investimento mostre, ma ormai è diventata, sembra, una questione di principio. Anche per rinsaldare un certo tipo di dimensione, immagine, far capire che il Milan è pronto a tornare a ruggire sul mercato internazionale. Questa la volontà di Tare.
PARTENZE Un rilancio economicamente possibile dalla cessione di Emerson Royal che in maniera clamorosa ha voltato le spalle al Besiktas cui aveva dato la parola per tornare già in patria, sponda Flamengo. Sarà il sostituto di Wesley: come ampiamente descritto e raccontato, assist rossonero alla Roma, che ha potuto definitivamente chiudere per l’esterno tanto desiderato da Gasperini sin dai tempi di Bergamo. Ufficiale, infine, pure la rescissione consensuale di Vasquez, ex Empoli, da tempo fuori dai piani del club.


