Sono anni letteralmente d’oro per la pallavolo italiana. Nemmeno il tempo di godersi lo straordinario trionfo delle ragazze di Velasco in Nations League un anno dopo quello più importante come l’oro alle Olimpiadi di Parigi, tempo immediatamente di tirarsi su le maniche per tutto il movimento azzurro: inizia la Final Eight dell’altra Nations League, quella più attesa, quella dei maschietti. I quali, dopo un percorso di sole vittorie a Lubiana, si presenta alla fase finale in Cina coi riflettori tutti puntati addosso. D’altronde, il meraviglioso rovescio della medaglia d’esser campioni del Mondo. Bene, il team di De Giorgi non ha sbagliato. Poteva esser la classica buccia di banana, Cuba, ai quarti, insidiosissima e sempre tosta, fisicamente rocciosa e mai doma, avversario rognoso come agli ottavi del cammino Mondiale 2022. Ma stavolta interpretazione perfetta ad incanalare la gara subito sui binari giusti: due set avanti, mossa perfetta per resistere al ritorno di fiamma di caraibici ribadiamo sempre duri e raramente domi e che infatti si riportano sul due a uno, prima del 25-21 finale che proietta gli azzurri ancora una volta in semifinale di Nations League. Era una delle belle più attese del mercoledì mattina sportivo, qui, in Italia, nel Bel Paese. E da Lavia a Giannelli passando per i super classici Romanò e Balaso non hanno tradito. Semifinale in cassaforte e massima ambizione. Giovedì l’altra semifinale, quella tra Francia e Slovenia, da cui passerà l’altra semifinalista che sabato affronterà l’Italia. Già, sabato, questo significa un giorno di riposo in più, comunque, per gli azzurri.