ROMA – “Ho appena firmato un’ordinanza urgente per prevenire il rischio di diffusione del virus West Nile nel Lazio. Questa situazione non desta preoccupazioni alla comunità scientifica, tuttavia abbiamo a cuore la sicurezza e la salute dei nostri cittadini e perciò abbiano deciso di mettere in campo ogni azione possibile per scongiurarne la diffusione”. Lo ha dichiarato in un video social il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
I casi nel Lazio sono in aumento e proprio l’amministrazione regionale, nel pomeriggio di ieri, ha diffuso un nuovo bollettino di aggiornamento.
“Dodici persone hanno contratto il Virus West Nile – si legge nella nota -, 11 delle quali hanno sintomi con febbre e sono monitorati a domicilio, mentre un’altra ha riscontrato la sindrome neurologica. A certificarlo le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
I 12 nuovi casi sono stati registrati in provincia di Latina, in particolare a Latina, Cisterna di Latina, Pontinia, Priverno, Sabaudia e Santi Cosma e Damiano. Con questi ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile Virus salgono a 58. Nel dettaglio:
· 54 casi monitorati dalla Asl di Latina;
· due casi monitorati dalla Asl Roma 6;
· un caso monitorato dalla Asl di Frosinone;
un caso registrato fuori regione, con probabile esposizione nella provincia di Caserta.
Di seguito, la suddivisione dei 58 casi di Virus West Nile:
16 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari;
6 persone sono state dimesse;
30 pazienti sono in cura presso il proprio domicilio;
3 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva;
3 decessi”.
“L’aumento del numero di casi di febbre da West Nile Virus, segnalati al sistema di sorveglianza e inviati per diagnosi al laboratorio di riferimento regionale dello Spallanzani, evidenzia l’efficacia della rete di sorveglianza regionale e dell’azione di sensibilizzazione dei medici, in particolare dei medici di medicina generale. Il rafforzamento del sistema garantisce di monitorare con attenzione i pazienti che potrebbero progredire verso forme neurologiche e di valutare l’estensione della circolazione con conseguenti interventi di controllo del vettore”, ha dichiarato Francesco Vairo, direttore del Servizio regionale per Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle malattie infettive (Seresmi) – Spallanzani.


