ITALIA – Il mese di luglio 2025 segna un nuovo traguardo per BYD nel mercato automobilistico italiano: il brand cinese fa il suo ingresso per la prima volta nella top 20 delle case auto più vendute nel Paese, superando anche marchi storici come Alfa Romeo. Il risultato arriva a soli sei mesi dall’inizio dell’anno, confermando la crescita costante avviata dalla fine del 2024. BYD ha inoltre annunciato l’arrivo di nuovi modelli entro l’ultimo trimestre, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente la propria presenza. Lo stesso trend positivo si registra a livello europeo, dove l’azienda continua a rafforzare la rete commerciale nei principali mercati.
A luglio, BYD ha immatricolato in Italia 2.268 veicoli tra passenger car e veicoli commerciali leggeri (LCV), raggiungendo una quota di mercato dell’1,7%. Il dato si conferma anche nel solo comparto passenger car, con 1.967 immatricolazioni. Da gennaio a luglio, il totale sale a 13.138 unità (quota 1,2%), con un incremento a tre cifre rispetto allo stesso periodo del 2024. Le sole passenger car contribuiscono con 11.531 unità, pari a una quota dell’1,2%.
La spinta principale arriva dal segmento delle auto elettrificate (NEV, PHEV + BEV), dove BYD mantiene la leadership. A luglio, il marchio ha registrato 1.967 immatricolazioni, conquistando il 13,4% del mercato NEV. Nel cumulato annuo, le unità salgono a 11.531 (quota 11%). Nei plug-in hybrid (PHEV), BYD domina con 1.408 veicoli immatricolati nel mese (quota 16%) e 8.419 da inizio anno (15,5%). Nel mercato full electric (BEV), si posiziona al vertice con 559 unità e una quota mensile del 10%, raggiungendo 3.112 veicoli (6,1%) nel periodo gennaio-luglio.
La crescita è trasversale ai vari canali di vendita. Nel noleggio a breve termine BYD conquista il primo posto con 770 unità (quota 19%), mentre nel lungo termine raggiunge l’1,7% a luglio e l’1,4% nel cumulato (3.189 unità). Anche nei veicoli commerciali elettrici il marchio guida il segmento BEV, grazie a 301 immatricolazioni a luglio (quota 33,5%) e 1.607 unità da inizio anno (31,1%).
