Cgil, “gli operai sono padre e figlio, uno ha gravi ustioni”
ROMA – “Due operai sono rimasti feriti a seguito di un’esplosione mentre operavano su un impianto elettrico a Roma in via Gaeta. Uno dei due avrebbe riportato anche gravi ustioni sul corpo”.
Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio. Secondo quanto si è appreso, l’incidente è avvenuto stamani intorno alle 8. I due operai dovevano disinstallare un gruppo elettrogeno. Nell’esplosione uno ha riportato ustioni ed è stato ricoverato al Sant’Eugenio, l’altro sarebbe rimasto intossicato dai fumi. Della vicenda si occupa la polizia.
“Nel seguire con apprensione le condizioni di salute dei due lavoratori che, secondo le prime informazioni, sarebbero padre e figlio chiediamo che si accertino al più presto le cause dello scoppio e le eventuali responsabilità. Quello di oggi, purtroppo, non è neanche il primo grave incidente di questa natura che accade nel Lazio – afferma la Cgil – A marzo scorso tre operai sono rimasti gravemente feriti per folgorazione a Minturno, in provincia di Latina, a maggio un lavoratore di 47 anni è morto folgorato a Paliano, in provincia di Frosinone, un altro operaio è rimasto ferito per folgorazione in provincia di Rieti, a Piani di Poggio Fidoni, a luglio, a Roma, un operaio di un appalto Acea è morto mentre lavorava per cause ancora da accertare perché era incaricato di funzioni di presidio e non avrebbe dovuto svolgere interventi di manutenzione. Un susseguirsi di incidenti sul lavoro che evidenzia la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e controllo affinché chi opera in settori ad alto rischio, a contatto con fonti di energia elettrica, sia maggiormente tutelato e possa lavorare in sicurezza”.


