Ancora Chiara Pellacani. Il Mondiale dove ha bussato a vette leggendarie del nuoto azzurro, il Mondiale della consacrazione. Fiocca infatti la terza medaglia, diciottesima del percorso azzurro alla competizione iridata di Singapore. Ma soprattutto parliamo del suo terzo podio, il suo terzo colpo grosso: dopo quell’oro che ha fatto storia in coppia con Santoro dai tre metri di tuffi sincro, dopo lo stesso trampolino da un metro chiuso bronzo, ecco un altro bronzo stesso nel salto dai tre metri. Ha chiuso soltanto a due mostruose cinesi come Yiwen e Jie. Una storia straordinaria anche se stavolta brinda con un pizzico di fortuna, considerando l’ingenuità commessa da Keeney che le ha spalancato sostanzialmente le porte del terzo podio a Singapore. 22 anni e consacrazione assoluta, dunque, tra le più grande, per il giovane gioiello capitolino. Fuorché lei al centro delle copertine per l’ennesimo traguardo straordinario, stavolta non è stato il sabato Mondiale più esaltante per gli italiani a Singapore. Nonostante record azzurri: quarto posto per la staffetta mista 4×100 ma fa malissimo quel podio soltanto sfiorato nonostante testa altissima, Ceccon che chiude ultimo la finalissima dei 100 farfalla mentre Di Pietro l’altra protagonista del venerdì termina penultima la sua 50, sempre farfalla.

