Premier – Son e Tottenham, quel cerchio della vita: fine di mille ere, ma storia d’amore intramontabile
Sport
2 Agosto 2025
Premier – Son e Tottenham, quel cerchio della vita: fine di mille ere, ma storia d’amore intramontabile

Dritta dritta da Seul. Dalla sua Seul. Durante l’ultima tournée col club che rappresenta, che fieramente ha interpretato fino a diventarne capitano per 10 lunghissimi anni della sua carriera, il calciatore più forte della storia del calcio asiatico, Heung Min Son, ha deciso di lasciare il Tottenham Hotspur. L’ha fatto in conferenza davanti al suo Paese, nella sua Corea, che ha fatto innamorare degli Spurs. Tornerà dall’Asia all’altra sua dimora del sentimento, Londra nord, per salutar tutti, fare i bagagli, lasciar l’eredità ad un gruppo giovane e affamato adesso pronto a poter camminar da solo, e prendere il primo volo oltreoceano, presumibilmente Los Angeles, storia nella storia anche lui come Lloris, per chiuder la carriera. Il tempo passa per tutti, anche per una delle frecce e delle ali più forti dell’ultimo decennio. Selezione darwiniana, anche in Premier, anche in NBA. Trentatre primavere e tanti infortuni, perso smalto da freccia/ala fenomenale, pur per quanto mezza punta d’esperienza: maledetta carta d’identitò, ma non sussiste tempo migliore per dirsi tecnico addio.

FILO CONDUTTORE Fine di un’era lunghissima, generazionale, proprio per tutta la Premier League. E per il Tottenham. Una traiettoria che s’è chiusa a Bilbao, evidentemente, come forse ogni stella di Londra nord sognasse: quell’Europa League e quell’emozione sconfinante, un successo condotto dall’unico della vecchia generazione che ha sempre deciso di restar per amore nonostante perdesse per carta d’identità o scelte professionali i suoi compagni migliori, un trionfo che risarcisce nel sentimento quanto d’enorme sfiorato in tanti anni precedenti, tra Premier e Champions sfiorante e solamente accarezzate, dal vecchio e nobile straordinario ciclo Pochettino. Fraterna coppia Kane, favoloso nove e mezzo a pescar tagli alla mezzapunta/ala sinistra a tempi perfetti e da scuola calcio (per maggiori info, Conte e Mourinho) per numeri da record e matrimonio universitario. Un ponte tra mille ere, un filo conduttore di valori e sentimento, quel sorriso smagliante e quei semplici e dolcissimi modi di fare che per anni hanno commosso il mondo del calcio e di tutte le altre tifoserie, al contempo.

BILBAO Un campionissimo lascia il Vecchio Continente, lascia la Champions, lascia il calcio europeo. Lascia soltanto dopo aver completato la missione, quella missione ormai chiodo fisso di cui s’era impossessato, legando sostanzialmente tutta la sua carriera a quel Tottenham di cui diventa solenne leggenda. Missione compiuta e grosso trofeo in bacheca, 17 anni dopo l’ultimo. Quelle scene di fine maggio, 225mila che il gruppo che ha condotto ha fatto riversare in High Road, resteranno per sempre scalfite nelle memorie di chi mastica Tottenham Hotspur. Domani

INTRAMONTABILE SENTIMENTO Poi sarà repentinamente tempo di maturar l’addio. O forse, o quasi. Perché da calciatore e capitano diventato leggenda, diventerà tifoso e tra i primissimi sostenitori. Stavolta, dall’altra parte della rete. Perché certe storie d’amore non tramontano mai. Come quelle tra Sonny ed il suo Tottenham Hotspur.