Un 2025 che sa di resurrezione e forse, per diversi aspetti, già consacrazione, quello di Flavio Cobolli. Lancio definitivo nell’orbita dei grandi per il giovane tennista capitolino, che dopo il trionfo d’Amburgo a fine maggio e quel grandioso cammino fino ai quarti arrestato soltanto da Nole Djokovic sta preparando al meglio US Open con grande continuità di successi.
AMBIZIONE Come a Toronto, un 1000, step strategico e decisamente prestigioso per arrivare al meglio al massimo appuntamento che il pianeta del tennis internazionale propone ad agosto, sempre oltreoceano. In Canada, nella notte italiana, il gioiellino romano ha avuto la meglio dopo due ore di battaglia dell’ungherese Marozsan battuto due set a uno centrando per la seconda volta in carriera l’accesso agli ottavi dove se la giocherà eccome: domani sfida Shelton, che ha vinto quel derby tutto a stelle e strisce con Nakashima.
MALE SONEGO Tra gli altri azzurri impegnati in Canada si registrava Sonego che però, a dispetto della super partenza di gennaio in Australia, non sta disputando un 2025 all’altezza delle aspettative verso un anno che doveva e deve rigenerarlo: rimontato e ribaltato, passa Rublev, niente da fare.

