Il destino, a volte, non è solo beffardo: può esser tremendo. Scherzi drammatici, proprio quelli del destino, con notizie agghiaccianti che giungono dall’estremo Oriente, dalla boxe giapponese. Uno sport, forse specialmente da quelle parti, che dovrebbe utilizzare più precauzioni, protezioni. Perché il bollettino poi diventa tremendo.
Il dramma iniziato settimana scorsa, in occasione di un torneo di pugilato Tokyo, quello che aveva riportato infortuni drammatici per due pugili giapponesi nello stesso evento e nella stessa serata ma in due match differenti, oggigiorno significa tragico finale. Entrambi sono scomparsi.
Parliamo di Hata e Kotari, che dopo una settimana di dura lotta tra vita e morte e nonostante sottoposti urgentemente ad operazioni subdurali, non c’è stato niente da fare. La Federazione ha annunciato la loro scomparsa. Impatti e colpi in testa fatali, letali. A 28 anni, non ci sono più.
Dopo sgomento iniziale e tragedia consumata, non è difficile ipotizzare che questo aprirà serie di dure contestazioni (oltre che indagini) non solo sulla Korakuen Hall ma soprattutto sulla Federazione nipponica stessa.

