Il grande appuntamento del circuito internazionale del tennis sarà senz’altro US Open. Si sa, tradizione. A cavallo tra fine agosto e settembre. Ma la grande stagione estiva del tennis oltreoceano, come viviamo, è già partita: chiusa Toronto in Canada, giornate e già weekend d’ATP Cincinnati.
MISTERO BERRETTINI E Roma perde subito il suo unico protagonista. Già, considerando l’appurato forfait di Berrettini che continua a saltare un torneo dopo l’altro e sul quale cronico addome continua a veleggiare un alone di mistero sempre più fitto: al momento resta in lizza per US Open, ma solo ufficialmente, l’ennesima rinuncia è tutt’altro che fantascienza.
DELUSIONI STELLE E STRISCE Roma perde il suo unico protagonista, come accennavamo nel paragrafo precedente, perché nella notte a stelle e strisce è uscito Flavio Cobolli. Già al terzo turno. Un gioiellino capitolino ancora evidentemente a caccia della continuità per la definitiva consacrazione. Il 2024 per tanti aspetti è stato resurrezione dopo un 2023 troppo a singhiozzi, ha fatto veder per tutta la prima metà dell’anno di che pasta fosse fatto, tra i trionfi d’Amburgo e piccolo Bucarest con l’apice in quella scalata e cavalcata a Wimbledon che ha fatto capire a tutti quanto e come lassù, a giocar coi più grandi, ci possa stare eccome.
ATMANE Ma dopo Wimbledon, fin qui, solo delusioni americane. Il resto dell’estate particolarmente deludente. Stanotte quel picco negativo. Addirittura sorpreso da Atmane, francesino soltanto 118° ATP, che vince sfruttando i grossolani errori di Cobolli al tiebreak. Doppio fallo al set decisivo, ingenuità fatale. Delusione grossa, anche perché l’avversario era chiaramente alla portatissima e proveniva soltanto dalle qualificazioni. Insomma, poteva far molto di più. L’Italia perde già un suo rappresentante azzurro a Cincinnati.
