ROMA – Dopo il ricorso al Garante della Privacy per bloccare la diffusione di audio privati, la querela a Fabrizio Corona e le iniziative legali per definire l’affidamento delle figlie, Raoul Bova ha messo in campo un’azione giudiziaria del tutto inaspettata.
L’attore di Don Matteo ha infatti deciso di registrare come marchio alcune frasi contenute nei messaggi vocali inviati alla modella Martina Ceretti, diventati virali dopo la diffusione da parte di Corona nell’ultima puntata di Falsissimo. La Procura di Roma sta già indagando sul caso ipotizzando il reato di tentata estorsione ai danni dell’attore.
Come rivelato da Repubblica, il 5 agosto i legali di Bova hanno depositato due richieste all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: una per la frase “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti” e l’altra per la sola espressione “occhi spaccanti”, divenuta un tormentone sui social e protagonista di video, meme e post ironici – alcuni persino pubblicati (e poi rimossi) dalle pagine ufficiali di Ryanair e delle squadre di calcio Napoli e Torino, ora potenzialmente a rischio denuncia.
Secondo l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace, ex suocera e legale di Bova, l’obiettivo è “bloccare la diffusione illecita del contenuto degli audio”. Se l’ufficio Brevetti approverà la richiesta, quelle frasi non potranno essere usate senza autorizzazione, pena sanzioni. Nel frattempo, il Garante per la Privacy ha avviato un’istruttoria per verificare eventuali violazioni della normativa e delle regole deontologiche dei giornalisti.

