Civitavecchia – Abbandono rifiuti, CSP tuona: multe salatissime e arresto
Ambiente, Cronaca
20 Agosto 2025
Civitavecchia – Abbandono rifiuti, CSP tuona: multe salatissime e arresto

CIVITAVECCHIA – Tra i temi più dominanti degli ultimi giorni, come tra l’altro descritto e decantato, specialmente nella settimana immediata del post Ferragosto, a Civitavecchia tiene banco il caos rifiuti. Non soltanto chiaramente circoscritto al degrado lasciato a cavallo del ponte di festività negli spazi aperti, un tema che purtroppo ripercorre un linea retta che perdura da tanto, troppo tempo e adesso va effettivamente spezzata. Ecco che quindi tuona Civitavecchia Servizi Pubblici, promettendo multe salatissime, in alcuni casi persino arresto, contro l’inciviltà e l’incuria di lasciare veri e propri sacchi di grossa immondizia d’ogni tipo tra verde, parchi e quindi luoghi pubblici. CSP si fa sentire: Dallo scorso 9 agosto sono entrate in vigore le nuove disposizioni previste dal decreto-legge n. 116 dell’8 agosto 2025 che introduce misure più severe contro l’abbandono di rifiuti da parte di chi si trova alla guida di un mezzo a motore, sia in marcia che in sosta.Il provvedimento modifica l’articolo 15 del Codice della strada, consentendo alle autorità di utilizzare come prova le immagini provenienti da qualsiasi impianto di videosorveglianza comunale, autostradale o privato, all’interno e all’esterno dei centri abitati. Sarà sufficiente un fotogramma chiaro della targa per identificare il proprietario del veicolo e notificare la sanzione, anche senza contestazione immediata. Il Decreto Legge 116/2025 trova applicazione anche a Civitavecchia, dove l’amministrazione comunale è impegnata nella lotta all’abbandono dei rifiuti. Questo decreto, insieme all’installazione di telecamere e altre misure di controllo, mira a ridurre l’incidenza di questo fenomeno e a responsabilizzare i cittadini. Le multe possono arrivare fino a 1.188 euro per il lancio di rifiuti non pericolosi, come fazzoletti o mozziconi di sigaretta. Per rifiuti più ingombranti o pericolosi, come lattine, bottiglie in vetro o sacchetti di immondizia, è prevista un’ammenda da 1.500 a 18.000 euro e, nei casi più gravi, l’arresto con pene detentive da sei mesi a sette anni. Se l’abbandono avviene in prossimità di corsi d’acqua, aree protette o zone già inquinate, o se comporta un concreto pericolo per persone o ambiente, possono scattare misure penali più severe. È inoltre prevista la sospensione della patente fino a sei mesi per le violazioni di natura penale e, nel caso di utilizzo di mezzi aziendali, la possibile confisca del veicolo. Il decreto mira a contrastare non solo i piccoli atti di inciviltà, ma anche lo smaltimento illecito di rifiuti in campagne, aree industriali dismesse o zone naturali, con pene che arrivano fino a sei anni di reclusione nei casi aggravati. Dettagli sulle sanzioni: rifiuti piccoli (es. mozziconi, fazzoletti): fino a 1.188 euro di multa; rifiuti più grandi (es. bottiglie, sacchetti): multa da 1.500 a 18.000 euro, con segnalazione alla Procura; abbandono in aree sensibili (es. corsi d’acqua, zone protette): multe più severe e possibili sospensioni della patente, fino all’arresto in casi gravi; veicoli aziendali: il titolare dell’azienda potrebbe essere ritenuto responsabile per omessa vigilanza, con pene fino a 5 anni e 6 mesi”. 

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