Mercato Premier – Manifesto Arsenal, grandine Tottenham: schiaffo e sorpasso, così Eze arrestò Londra
Sport
21 Agosto 2025
Mercato Premier – Manifesto Arsenal, grandine Tottenham: schiaffo e sorpasso, così Eze arrestò Londra

LONDRA – Ha del clamoroso quanto accaduto sulla vicenda di calciomercato a questo punto londinese tra le più mediatiche degli ultimi anni nella capitale oltremanica ma non solo, più estesa all’Inghilterra e la Premier stessa, considerando la dimensione calcistica del protagonista di cui si sta parlando.

 

Partiamo dall’assunto più importante, il titolo: Eberechi Eze ha scelto l’Arsenal e coronerà il suo sogno cullato sin da bambino, fino a quei 13 anni d’età in cui gli stessi Gunners lo bocciarono non ritenendolo più adatto al settore giovanile biancorosso e che, quel talentino, avrebbe dovuto proseguire il suo percorso di crescita altrove. Ma tra mille lacrime non s’è abbattuto. E’ venuto su gioiello, fiorito al QPR, esploso al Palace. Dove ha scritto storia. Vincendo da trascinatore tecnico i primi trofei della pluricentenaria storia del club, dall’FA Cup restando fino al Community, prima di coronare quel salto a cui ambiva da tempo. Il salto in Champions, vetrina minima che compete a calciatore di tal dimensione. Motore propulsore poderoso, un trequartista in grado di spaccare partire da fermo e in transizione, numero dieci all’inglese se vogliamo novecentesco, forte di gambe ma pur balisticamente, soluzioni tanto incisive quanto raffinate ma fisicamente più performante in una sola falcata di centinaia di avversari e difensori.

 

Bene, ricostruiamo. A giugno, come descritto, era fortemente in orbita degli stessi Gunners. Che poi, per altre priorità, fecero altre scelte. E allora rimase, quella famosa clausola scadde, crociato Maddison e chiaramente interesse Tottenham, perso Gibbs-White. Che già rappresentava figuraccia per gli Spurs ed ulteriore pressione per capo Levy già ampiamente contestato. Per gli Spurs i quali, post Bilbao, dovevano cavalcar l’onda dopo tanti anni d’oblio confluiti con la partenza di simbolo Kane e rilanciare la freccetta d’ambizione e dimensione verso l’alto. Settimane in cui un colpo del genere, su cui sorprendente non sussisteva concorrenza dei più grandi giganti britannici ed esteri, rappresentava un boccone troppo grosso da non chiudere subito. Ma Levy no, non è stato in grado di chiudere o trovar la definitiva quadra col Palace, con cui tra clausole e metodi di pagamento non s’è mai arrivati alla definitiva fumata bianca.

 

Per quanto sembrasse vicinissimo, ed effettivamente lo era, mai fidarsi. E allora mercoledì mattina l’esito degli esami sull’infortunio di Havertz in casa Gunners, stop più lungo del previsto. In una stagione così ricca d’ambizione con quel Gyokeres centravanti richiesto a gran voce dalla piazza per lanciar scacco matto alla Premier, l’Arsenal ha ulteriormente deciso di correr i ripari e lanciare un altro messaggio da grande club. Che facesse piacere e non poco alla tifoseria. Immediato inserimento e ritorno di fiamma su Eze, migliori metodi di pagamento e pareggiata/superata offerta d’ingaggio al calciatore, immediatamente superata la concorrenza del Tottenham.

 

In un batter d’occhio, soffiato ai rivali di Londra nord. Con lo stesso Eze che, per quanto avesse dato l’ok agli Spurs in cui avrebbe ricoperto ruolo di assoluto primordine sulla trequarti, una volta riabbracciato il forte interesse del club dei suoi sogni non ha esitato mezzo secondo a tradir la parola data e scegliere la grande forza pronta a combattere ancora una volta per vincere la Premier League. Al Tottenham serviva come il pane, avrebbe cambiato dimensione e trequarti, era quel sogno di mezza estate di una tifoseria che ormai aveva fatto la bocca; all’Arsenal una potenzialmente letale carta in più, straordinaria.

 

Adesso grandine per Daniel Levy che, ancora una volta sul mercato, per giocare a ribasso e strappare condizioni ideali, si fa soffiare quel calciatore che, comun denominatore del resto della rosa, avrebbe fatto fare il salto di qualità al team. Recidivo. Oggi l’Arsenal torna più grosso del Tottenham, a dispetto di cinque anni fa in cui quadro del genere sarebbe stato fantascienza. Non si parla d’altro. Implosa Londra nord, dirette e radio impazzite, nottata infinita.