TRIGORIA (ROMA) – Sarà il classico pienone. D’altronde, nonostante ferie e vacanze, la Roma giallorossa non aspetta altro. Domani il debutto della prima versione del Gasp, quello ufficiale: si fa sul serio, all’Olimpico arriva il Bologna per quello che diventa subito test importante per capire che Roma sarà e che livello ha già raggiunto nell’evoluzione di una creatura, se scegli un tecnico come l’ex Atalanta, effettivamente appena nata. E quindi conferenza stampa delle grandi occasioni a Trigoria. E titoli, già, perché Gasp non te manda a dire. Quello più importante verte su Pellegrini dove forse Gasperini sancisce, egli stesso in prima fila e prima persona, la fine della decennale era dell’ormai ex capitano romanista a Trigoria. E va dritto, al punto, consapevole e cosciente di uno dei temi più delicati, trattati e discussi in città: il futuro di Lorenzo Pellegrini. Un indizio? Beh, già la fascia tolta e consegnata, per regola ed obiettivo numero presenze in giallorosso, ad El Sharaawy. Per stessa ammissione del Gasp, adesso sembra siano davvero giunti i titoli di coda: “Sono arrivato, era già infortunato, non ha mai potuto allenarsi con la squadra. Mi mettete sempre in mezzo, chiedete sempre a me e adesso ve la spiego. Quello che ho potuto vedere è che è evidente che la società non ha intenzione di allungare il contratto a Pellegrini, così come resta evidentemente quanto Pellegrini abbia bisogno di giocare per ambire alla Nazionale ed ai suoi obiettivi. Io ho ereditato questa situazione e cerco di chiarirla. Risolveranno. Se trova una situazione adeguata è contento d’andar via così come sarà contenta anche la società. Ma resta situazione molto chiara, non ho scoperto l’acqua calda”. Insomma, inequivocabile. Anche Lorenzo ha capito, è finita. E da settimane si guarda intorno, col suo procuratore dovrà cercare una sistemazione, ideale, da qui a 10 giorni. Con quella tremenda fretta a questo punto di dover chiuder così repentinamente una storia d’amore durata anni e anni.