“Servi del potere morirete”: lettera di minacce a Il Tempo
Cronaca
22 Agosto 2025
“Servi del potere morirete”: lettera di minacce a Il Tempo

ROMA – “Servi del potere morirete”.

E’ allarmante la lettera di minacce fatta recapitare ieri a Il Tempo e all’editore Angelucci.

Una missiva inquietante contrassegnata con la “A” cerchiata degli anarchici.

E’ lo stesso direttore Tommaso Cerno, a denunciare l’accaduto nell’editoriale di oggi – dal titolo “Non si può fermare Il Tempo” – scrive:

“Ricevere una lettera di minacce di stampo anarchico contro Il Tempo e il nostro editore nel giorno in cui dopo 31 anni è stato finalmente sgomberato il Leoncavallo, centro sociale di Milano simbolo dell’illegalità perpetua a spese dei cittadini, non solo non ci fa paura ma è un segno che battersi per la libertà e la democrazia ti farà anche fare dei nemici ma sono la prova che sei sulla strada giusta”.

A quanto riferisce il quotidiano, le minacce di morte sono indirizzate “all’editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore Tommaso Cerno e al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone”. Sull’episodio è stata presentata una denuncia ai carabinieri che, spiega Il Tempo, “hanno già provveduto a fare i rilievi del caso”.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma sono al lavoro per rintracciare gli autori della lettera. All’interno di una busta affrancata, minacce di morte anonime rivolte all’editore Giampaolo Angelucci, al vicepresidente Andrea Pasini, al direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone e poi una foto con il direttore Tommaso Cerno, il vicedirettore del Giornale Osvaldo De Paolini e lo stesso Pasini.

Solidarietà da parte della Federazione nazionale della Stampa italiana, che «condanna con fermezza» l’accaduto. «Libertà di informare significa anche libertà di espressione e pluralità di pensieri e punti di vista», rileva la segretaria generale Alessandra Costante.«Non esiste un pensiero unico – aggiunge – e le minacce ricevute dal Tempo dimostrano che siamo ancora lontani da una visione democratica e pluralista dell’informazione. La solidarietà e la vicinanza della Fnsi alla redazione e ai colleghi vittime delle minacce».