Serie A al via. E quanto c’era mancata. Serie A al via e stavolta subito col botto, quello scioccante. A San Siro risultato clamoroso: Cremonese corsara. Fatica eccome il nuovo Milan d’Allegri, lento e compassato, assenze pesanti e scorie dello scorso anno. Capolavoro, l’ennesimo, di Nicola, tecnico che oggi cerca un’altra salvezza impossibile: 2-1 esterno, prima l’esperienza di Baschirotto, quindi il golasso di Bonazzoli in piena ripresa. Il Milan sbatte e nemmeno la pareggia, muro grigiorosso, vittoria storica e delusione rossonera. Ambiente su cui pesa il silenzio della Curva Sud, ma questo ko rimette tutti coi piedi per terra e spegne l’entusiasmo della prima al Meazza.
Un sabato sera in cui invece la Roma accendeva l’Olimpico e consegnava già risposte importanti e gasperiniane al popolo giallorosso: qual modo migliore di battezzare la nuova era con un successo sul Bologna che porta la firma di una delle nuove frecce, quel Wesley che all’inizio ripresa approfitta dall’ingenuità felsinea tanto per basta per infilare e timbrare l’uno a zero finale. Aldilà dei tre punti pesa la personalità, la prestazione, palleggio e aggressione: nuova creatura che cresce, sulla strada giusta.
Chi non stupisce e non può farlo è invece il Napoli di Conte, senza Lukaku, sì, ma senza errori: 2-0 a freddare il Sassuolo a Reggio Emilia, segnano i due volti importanti, i due colossi del centrocampo azzurro, prima ancora McTominay quindi il timbro più atteso, il primo di Kevin De Bruyne in Serie A. In chiusura l’ultimo anticipo, mesto Genoa-Lecce senza squilli: 0-0 al Ferraris.
