Viterbo – Bimbo caduto dall’auto in corsa, indaga la Procura ma al momento non c’è ipotesi di reato
Cronaca
25 Agosto 2025
Viterbo – Bimbo caduto dall’auto in corsa, indaga la Procura ma al momento non c’è ipotesi di reato
Accertamenti sulla madre e sul conducente. Si cercheranno ora video di telecamere per far luce sulla vicenda.

Viterbo – È al vaglio della procura la vicenda del bambino di due anni precipitato da un’auto in corsa lungo la provinciale che collega Corchiano a Viterbo. La polizia ha depositato l’informativa che ricostruisce l’accaduto, ora all’attenzione dei magistrati.

L’episodio risale a giovedì scorso, quando una giovane madre di 27 anni si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa di Viterbo” con il figlio in braccio, insanguinato e privo di conoscenza. “È caduto da una macchina in movimento”, avrebbe detto ai sanitari.

Alla guida della Nissan c’era un amico di famiglia, 39enne di origine romena residente a Canepina. L’uomo ha raccontato di aver accompagnato la donna e i due figli a fare la spesa a Vallerano. Secondo la sua versione, il fratellino maggiore – tre anni e mezzo – sarebbe riuscito a slacciare il proprio seggiolino, a liberare anche il piccolo e infine ad aprire la portiera, all’insaputa degli adulti.

Una dinamica che necessita di verifiche: durante il controllo dell’auto gli agenti  hanno trovato uno solo seggiolino a bordo. Il conducente ha spiegato che, dopo l’incidente, l’altro seggiolino, quello su cui doveva stare l’atro il figlio, lo avrebbero prestato ad un conoscente.

Per ora non sono state formulate ipotesi di reato, ma resta il tema della vigilanza che spettava a entrambi gli adulti. Gli investigatori acquisiranno i filmati delle telecamere del supermercato dove si sarebbero recati a fare la spesa   e ascolteranno nuovamente la madre, che inizialmente non era in grado di rendere dichiarazioni.

Il bambino, dopo un primo ricovero a Viterbo, è stato trasferito al Policlinico Gemelli di Roma. Ha riportato un trauma cranico, diverse lesioni e una frattura all’orbita, ma non è in pericolo di vita.