MILANO – La questione attaccanti al Milan, in tinta unita con quanto possa succedere negli ultimi giorni/ore di mercato storicamente sempre potenzialmente folli, sta assumendo contorni clamorosi. Già perché dopo Boniface, fatto pervenire a Milano una volta trovati tutti gli accordi per un prestito con diritto col Leverkusen salvo poi cambiar idea dopo visite che evidentemente celavano problemi fisici che non hanno convinto i rossoneri, salta pure Harder. Dietrofront con lo Sporting: i lusitani ambivano a trovare il sostituto prima di lasciar il nullaosta per il trasferimento a Milano del danese, danese stesso che non è mai totalmente stato convinto per possibile poco minutaggio, così come agenti con cui continua a non trovarsi quadra su commissioni. Tare spazientito e dunque altro giro, altra corsa. Si chiude un’altra porta, adesso Allegri punta a convincere la società ad aprire un portone. Il suo portone. Quello che porta al suo favorito, anche se per caratteristiche tecniche sfiducerebbe Gimenez: Dusan Vlahovic. A segno da subentrante col Parma, ma sempre e comunque in uscita. Gran professionalità, ma si sa, prima o poi le strade coi bianconeri si divideranno. Anche perché nelle scorse è stato offerto al Newcastle, altro segnale inequivocabile. Se Max convince, parte l’assalto. Mercato del Milan vivo dunque, anzi vivissimo. E occhio, perché i colpi potrebbero esser ancora due, se non tre. Perché oltre alla mezzala, col club che a proposito di richieste di Allegri sonda e monitora da lontano il fronte Rabiot, la sconfitta con la Cremonese ha lasciato strascichi: non solo De Winter, i rossoneri potrebbero fare anche un difensore. Ore calde, anzi caldissime, a casa Milan.
