CIVITAVECCHIA – Ci si aspettava un comunicato dal Pincio, quantomeno. Arrivato nel pomeriggio del venerdì, congiunto evidentemente con le società sportive. Venerdì 29 poteva diventare un’altra data chiave per la futura gestione di quel Palagalli che continua, ed in settimana ancor più forte, a prender parte importante delle copertine mediatiche civitavecchiesi. Uno Stadio del Nuoto destinato a riaprire i battenti soltanto dal 2026. Una notizia che ha fatto rumore e scoraggiato, ancor prima di pensar a qualsiasi accordo gestionale, le società sportive. In un contesto tale oggi le società, tranne ancora la NC non invitata, avrebbero dovuto incontrare l’Amministrazione Piendibene e così è stato. Si parla di bandi o project financing, si parla di passi in avanti e volontà di trovar soluzioni condivise e sostenibili, ma fin qui sostanzialmente e francamente fumo. Alternative? La piscina di via Maratona non può contenere attività pallanuostiche, soltanto natatorie; la stessa piscina di Largo Caprera non dispone del riscaldamento per attività invernali. “Si è svolto presso Palazzo del Pincio un nuovo incontro tra l’Amministrazione comunale e le associazioni natatorie cittadine, proseguendo il percorso di confronto e condivisione sullo stato e sulle prospettive delle strutture sportive dedicate al nuoto e agli sport acquatici – recita comunicato – Al centro della discussione lo Stadio del Nuoto, il cui cantiere di riqualificazione – finanziato con fondi PNRR e seguito dalla Città Metropolitana di Roma – prevede ad oggi la possibile riapertura all’inizio del 2026. Rispetto al primo tavolo, che era servito a raccogliere le necessità delle associazioni, l’incontro ha rappresentato un passo avanti, avviando un confronto su ipotesi concrete di gestione: dalla gestione diretta del Comune a un bando con contributo economico, fino al project financing. Tutte le proposte avanzate saranno ora vagliate dalla maggioranza, con l’obiettivo di arrivare a soluzioni condivise e sostenibili.Il secondo tema affrontato è stato quello degli spazi alternativi, in attesa della riapertura dello Stadio del Nuoto. La piscina di Largo Caprera, impianto in concessione demaniale, non dispone della possibilità di riscaldare l’acqua e pertanto l’unica struttura comunale attualmente utilizzabile rimane quella di Via Maratona. Il gestore ha confermato la disponibilità ad accogliere le attività delle associazioni, pur con le limitazioni esistenti: non è possibile praticare la pallanuoto, ma parte delle attività natatorie e di allenamento potranno trovare sollievo nella struttura cittadina compatibilmente con le esigenze di gestione. In questa fase di emergenza, non si è entrati nel merito della distribuzione degli spazi, ma è stato condiviso il principio di una ripartizione equa tra tutte le realtà, comprese quelle non presenti al tavolo. Al tempo stesso si è convenuto che sarà necessario valutare, nei prossimi mesi, anche soluzioni complementari o sostitutive, tenendo conto delle difficoltà legate a possibili delocalizzazioni. Al tavolo erano presenti l’Amministrazione Comunale, le società Nautilus, Nuotatori Civitavecchiesi, Coser Nuoto, Centumcellae, insieme ai gestori degli impianti di Via Maratona e di Largo Caprera. Il percorso di confronto tra Amministrazione e associazioni proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di garantire continuità alle attività sportive e programmare insieme il futuro delle discipline acquatiche a Civitavecchia”.

