Lipsia, 10 marzo 2020. Ribaltare la sconfitta dell’andata l’imperativo, senza successo: fu tre a zero netto, Tottenham a fine ciclo, lezione e tre schiaffoni del calcio internazionale a José Mourinho. Tempo qualche giorno e scoppiò quel Covid che avrebbe cambiato l’umanità, ma questi sono altri discorsi. Fu l’ultima apparizione dello Special One in Champions League.
Dopo Roma fu altro storico impero Mediterraneo, le ultime avventure di una carriera che tra polemiche e veleni, più per show e battaglie mediatiche fuori dal campo che per squilli tecnici nel rettangolo verde. Adesso quel sole è definitivamente tramontato pure sul Bosforo.
Ufficiale: dopo poco più di un anno termina già pure l’avventura ad Instanbul del portoghese sulla panchina del Fenerbahce. Finisce senza trofei, dopo 12 mesi di lotte e folla aizzata al calcio turco, dopo risse e colpetti al naso di allenatori avversari, ma pur sempre senza Champions League.
Eliminato dal Benfica, risultato a questo punto fatale. Anche la dirigenza del Fenerbahce ha detto basta, stop, e proprio agli albori della nuova stagione, fallito l’obiettivo Champions pure al secondo anno, ha silurato José Mourinho. Finita pure in Turchia, nemmeno a fine agosto.

