Sta facendo rumore in questi giorni ma soprattutto in queste ore quanto accaduto a Singapore, un fatto piuttosto inconsueto, che ha visto protagoniste Pilato e Tarantino, due giovani gioielli del nuoto italiano. Erano rimaste in vacanza quando, al rientro, sono state bloccate dalla polizia aeroportuale di Singapore. Trattenute, con l’accusa di furto. Già perché telecamere di videosorveglianza hanno ritratto Chiara Tarantino infilare oggetti, derubati senza pagare, all’interno della borsa di Benedetta Pilato.
TEMPESTA SOCIAL E’ tempesta social. Attaccata Tarantino, che ha chiuso i propri account social una volta che la notizia, emersa, ha fatto il giro d’Italia. La stessa Pilato, invece, sostiene che Tarantino abbia agito totalmente a sua insaputa. E proprio sui social non ha perso occasione per ribadirlo e scaricar la responsabilità di quanto accaduto a Pilato.
BARELLI SPEGNE IL FUOCO Non è stata cosa di poco conto. Ci sono voluti giorni. Il fatto è avvenuto il 14 agosto, soltanto il 20 gli è stato permesso di tornare in Italia. Barelli, presidente della Fin, nega ogni intervento della Farnesina. Sostiene che sia bastato quello di Dante Brandi, ex pallanuotistica, capo dell’ambasciata italiana a Singapore; era in ferie, ha delegato il tutto al secondo Fabio Conte, che avrebbe risolto la faccenda.
INDAGINE FIN In ogni caso è bufera social. Partiti gli assalti, le critiche. Ma non è tutto. Un furto è fatto inedito, è qualcosa di grave, che rischia di compromettere l’immagine del movimento natatorio italiano stesso, pur nonostante i fatti non siano avvenuti durante l’attività agonistica e professionale. La FIN aprirà ben presto un’indagine. Una sciocchezza e senza motivo che rischia di pesar tantissimo sulla carriera soprattutto di Tarantino. Oltre alla figuraccia, enorme, già fatta, eccome.

