TORINO – Ha del clamoroso e francamente vergognoso quanto sta circolando in rete e sui social sull’ennesimo episodio di un malcostume, diciamo così, di calcio giovanile. Risse, risse tra ragazzi, ma non solo. Quando intervengono anche i genitori stessi, che quell’educazione a quelli che restano bambini dovrebbero insegnare e che invece continuano ad emanare cattivissimo, pessimo esempio.
Stavolta si parla di un episodio avvenuto domenica sera in Piemonte, nel Torinese. Una gara tra tredicenni, ragazzi Under 14 protagonisti del torneo Super Oscar molto sentito in quelle zone, tra Carmagnola e Volpiano Pianese, chiusa uno a zero, in quel di Collegno. Nel fischio finale, dopo una gara ricca di tensione, qualche sbeffeggiamento e provocazione di troppo dei vincitori. Il portiere sconfitto non ci sta, nasce un parapiglia, gli animi si surriscaldano, ressa. Ma poi drammatico climax: un genitore 40enne della squadra vincente entra in campo, si scaglia contro il portiere avversario, riprovevoli calci e pugni, portiere del Volpiano trasportato d’urgenza all’ospedale Martini di Torino. Risultato? Piede rotto, frattura al malleolo, così come zigomo danneggiato. Sui social spopola la foto, chiaramente dal volto oscurato, del ragazzo ingessato portante collare stesso.
Fatti incresciosi, riprovevoli, ancora una volta. Un malcostume da combattere e battagliare. Le due squadre hanno riportato gli stessi fatti, attendendo a quanto accaduto. Il Carmagnola si discosta dal genitore, il Volpiano lo accusa. I Carabinieri hanno già avviato un’inchiesta e continuano ad ascoltare testimoni. Inammissibile che nel 2025 possano ancora accadere fatti del genere.
