di Simona Tenentini
CIVITAVECCHIA – Un incubo senza fine per i residenti delle case Ater di Civitavecchia in via Baccelli 65.
Dopo l’annoso problema delle infiltrazioni d’acqua e della muffa persistente sui muri, ora è arrivato il momento della carenza idrica nelle abitazioni.
Un disagio grave, considerando anche che gli alloggi ospitano persone con gravi disabilità, al quale si è cercato di ovviare con la fornitura tramite autoclave.
La situazione si protrae da circa tre settimane ed i problemi aumentano giorno dopo giorno.
“Nelle nostre case non arriva che un filo d’acqua – spiegano i residenti – del tutto insufficiente per le necessità quotidiane, soprattutto durante il periodo estivo.
Non riusciamo a fare lavatrici perchè con la scarsa alimentazione idrica rischiano di rovinarsi gli ingranaggi e, a malapena, riusciamo a lavarci.
Quel che è peggio – proseguono – è che nella stanza dove è alloggiata l’autoclave ci sono delle condizioni igieniche inaccettabili, immondizia e rifiuti sparsi ovunque, oltre a rivoli d’ acqua misti a fango sul pavimento.
In breve tempo lo stanzino è diventato un rifugio per topi che scorrazzano ovunque indisturbati.
Si tratta di una situazione decisamente allarmante, visto che tra l’altro coinvolge persone disabili, fatta più volte presente alla direzione dell’Ater che finora ha lasciato cadere nel vuoto i nostri appelli: affermare che ci sentiamo come dei barboni abbandonati dalle istituzioni è sicuramente l’affermazione più appropriata.”


