CIVITAVECCHIA – Un nuovo comunicato. Una nuova spiegazione dell’Amministrazione Piendibene su uno dei temi che nelle ultime settimane ma ormai mesi fa più discutere in città, il Palagalli. Stavolta non nel binario riqualificazione PNRR e quindi riapertura, bensì fronte gestione. Nonostante tentativo di riconciliazione con l’allestimento di un Tavolo permanente e più incontri a Palazzo del Pincio per dissuadere frizioni tra le società, non è stato trovato alcun accordo per la futura gestione, quando l’impianto sarà effettivamente pronto. Il Comune, per la sua posizione, scopre le carte e chiarisce, trattando diversi temi e spiegando le ipotesi tuttora in piedi. Sottolineando, soprattutto, come nessuna decisione definitiva sia ancora stata presa: “Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale per definire il futuro dello Stadio del Nuoto “Marco Galli”, con l’obiettivo di individuare una soluzione stabile e sostenibile per la gestione dell’impianto. Ad oggi non è stata assunta alcuna decisione definitiva: sono in via di conclusione gli approfondimenti tecnici e le valutazioni necessarie, condotti secondo criteri di sostenibilità economica, accessibilità sportiva e trasparenza amministrativa. La maggioranza ha avviato la discussione dopo che il Tavolo permanente delle associazioni natatorie ha prodotto istanze precise sulle quali ragionare. Ogni proposta concreta è stata quindi sottoposta all’attenzione del gruppo di governo, senza che vi siano trattative o atti approvati. Il Comune ribadisce che il Tavolo permanente rappresenta lo strumento istituzionale per il dialogo con società e operatori. Invitare soggetti interessati a presentare idee non significa attribuire loro ruoli formali o decisionali, ma garantire un confronto trasparente. Al contrario, escludere voci del territorio significherebbe alimentare dinamiche opache e informali che l’Amministrazione intende superare. È opportuno chiarire che alcune ipotesi, come la gestione diretta comunale con assunzione di personale o la creazione dall’alto di forme associative obbligatorie, non hanno fondamento tecnico né normativo e risultano impraticabili. La discussione concreta riguarda quindi i modelli oggi praticabili: la convenzione di gestione tradizionale, che ha garantito continuità sportiva ma ha mostrato forti limiti economici e tensioni tra le associazioni cittadine, e il partenariato pubblico-privato, che può offrire maggiore stabilità ma richiede contratti rigorosi e trasparenti. Come estrema ratio è stata analizzata anche l’ipotesi di conversione dell’impianto in un palazzetto dello sport: una scelta che aprirebbe al ritorno della pallanuoto su Largo Marco Galli, ma che probabilmente allungherebbe i tempi e comporterebbe la perdita del nuoto olimpico e di una struttura che caratterizza Civitavecchia a livello regionale e nazionale. Resta un’opzione teorica, che sarà accantonata non appena verrà definita la soluzione di gestione dello Stadio del Nuoto.Il nodo resta chiaro: nella convenzione la criticità è la tenuta economica, nel partenariato la sfida è assicurare il presidio pubblico. La scelta sarà fatta nell’unico interesse della città e della qualità dell’offerta sportiva locale, per restituire allo Stadio del Nuoto un futuro certo e condiviso”.

