Immarcescibile Italvolley – Viaggio verso la storia: Brasile beffato all’ultimo respiro, è finalissima Mondiale
Sport
6 Settembre 2025
Immarcescibile Italvolley – Viaggio verso la storia: Brasile beffato all’ultimo respiro, è finalissima Mondiale

Sono anni straordinari. L’abbiamo detto, narrato, scritto e descritto e non desideravamo altro che ripeterci. Anni straordinari per il movimento della pallavolo italiana, floridissimi, soprattutto al femminile. Già perché dopo quel trionfo che ha significato storia, quel gradino più alto del podio, quella medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2024 e quell’inno di Mameli riecheggiante su tutta Parigi, l’Italia sta scalando vette Mondiali. Già, letteralmente, nel vero senso della parola. L’Italvolley di Julio Velasco ha raggiunto la vetta massima, l’Olimpo, la finalissima dei Mondiali del 2025.

 

Lo fa da forza immarcescibile, resistendo e ribaltando le quotatissime verdeoro: è finale, Brasile battuto 22-25, 25-22, 28-30, 25-22, 15-13. La vittoria all’ultimo set, quel tie-break decisivo, dove Egonu pareggia all’ultimo respiro vantaggio brasiliano e quando quell’incredibile slash già storia di Danesi ribalta una gara da montagne russe.  Una guerra di nervi, una battaglia, una prova di resistenza e soprattutto resilienza che premia mentalità, sacrificio, dna vincente e chi sa crederci fino all’ultimo centesimo di secondo. E così che fiocca la vittoria consecutiva numero 35: rullo compressore. Rullo come la stessa Antropova, perfetta, autentica MVP, 28 punti a referto anche in semifinale.

 

Una semi che definir concitata sarebbe usare un eufemismo. Qualcosa di incredibilmente mozzafiato, sconsigliatissimo ai deboli di cuore e chi ama queste ragazze, ma alla fine festa grande. Un urlo, enorme. Una festa destinata a durar però soltanto stasera, poi dietrofront e massima concentrazione: domani c’è la Turchia di Santarelli. Sfida in famiglia, storie e destini di quest’edizione di Mondiali di pallavolo 2025, perché dall’altra parte Santarelli non affronterà soltanto la sua Nazione, bensì pure sua moglie, Monica De Gennaro. Per quello che, comunque andrà, sarà sportivamente stato un capolavoro di progetto tecnico, l’aver portato la Turchia fino a questi livelli.

 

Ma davanti l’Italia. Italia che punta al bis un anno dopo l’Olimpiade. Italia che punta al bis, soprattutto in chiave iridata, dopo quel trionfo 2002. Sono passati 23 anni dall’ultima volta, da quando Piccinini in campo e Bonitta condottiero scrissero storia centrando per la prima e unica volta la Coppa del Mondo. Da loro ad Enogu, Danesi ed Antropova. 14.30, tutti incollati ai teleschermi.