Italbasket – Dal Poz a Gallinari, Euro 2025 la fine di un’era
Sport
8 Settembre 2025
Italbasket – Dal Poz a Gallinari, Euro 2025 la fine di un’era

Nella domenica dello sport, così ribattezzata da appassionati e addetti ai lavori, dove non s’è fatta minimamente sentire in Italia la sosta per le nazionali calcistica per quante discipline e protagonisti fossero in campo per appuntamenti imperdibili o verdetti scottati in palio, tra mille gioie ci sono state anche lacrime, di colore azzurro. Se l’Italvolley e quel trionfo Mondiale in Thailandia oscurava una GP d’Italia dove le Ferrari non sono mai sostanzialmente state protagonista, domenica pomeriggio, proprio poco prima del grande appuntamento in cui confluiva la domenica sportiva con l’ennesima finalissima tra Sinner e Alcaraz, l’Italbasket tra mille splendide premesse e grossa ambizione usciva dagli Europei 2025.

 

Dopo aver giocato uno splendido girone, sussiste delusione. Proprio per questo motivo. Ci sta perder con la Slovenia, fisica e affamata, ma interrompere il cammino già agli ottavi fa male. Un cammino interrotto a metà strada, senza arrivar fino in fondo. Un’Italia che ha patito e pagato quel letal primo quarto: sempre sotto e, seppur mai domi con tentativo di rimonta eroica nel finale, non c’è stato niente da fare. La Slovenia ha condotto le danze e meritatamente ha centrato i quarti di finale. Diventa quindi boccone amaro, senz’altro magro. Magrissimo, inutile nasconderlo. Perchè quest’Italbasket nutriva tanti contenuti, ieri estinti, nei libri di storia, non in quelli di gloria.

 

Perder ieri, soprattutto, ha significato anticipar la fine di un’era. Che nei sogni e nelle libri delle favole chi ama sport e movimento cestistico azzurro sperava di chiudere in un’altra maniera. Preso dalla delusione del momento lascia Poz, il coach, Pozzecco. Che non avrà ribaltato la storia, non avrà scritto pagine indimenticabili da allenatore, ma ha ridato all’ambiente quel che sapeva dare: quella scossa, col suo carattere e le sue idee, che avrebbe elettrizzato tutti e riacceso la passione per la nostra Nazionale. Nazionale e movimento, e qui scattan lacrime, che saluta definitivamente uno dei suoi giganti più grandi: addio Gallinari, addio Danilo, omaggio e premiazione che non scalfiscono la delusione per la sconfitta ma quanto, quanto orgoglio. E quanta grandezza.