MILANO – Le campionesse del mondo sono tornate a casa. Atterraggio radioso, in quel di Milano Malpensa. Tutto vero: dopo Olimpiadi e Nations League, per l’Italvolley anche i Mondiali. Si aprono le porte, ressa giornalistica, tifosi in delirio, Velasco ancora condottiero e capitan Danesi con la Coppa del Mondo in mano. Emozione per Monica De Gennaro che saluta da campionessa del mondo dopo aver battuto, assurdo e beffardo scherzo del destino, proprio la Turchia di coach Santarelli, suo marito.
Ma senza nasconderci intorno l’attenzione mediatica dei giornalisti pervenuti a Malpensa verteva tutta su quello azzurro, di coach. E sul suo futuro. All’arrivo Velasco ha sciolto sostanzialmente ogni dubbio sul suo futuro. Altro che dimissioni da vincente, vuol continuare. Ha un contratto con la Federazione: parleranno, ma l’intenzione di entrambe le parti è quella di proseguire che, ripreso nella storia e nei destini decenni su decenni dopo, ha segnato le pagine più radiosa della storia della pallavolo femminile italiana.
Per qualche giorno, per qualche ora, si godranno finalmente le loro famiglie dopo settimane in Thailandia. Con quell’emozione che ancora scorre su tutte le loro schiene. Poi tempo per riunirsi ma no, non per altri sforzi, bensì per il tributo più importante. Tempo di prestigioso istituzionale e onorificenze. La Nazionale ha già strappato l’invito più importante, quello del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Tra mercoledì e giovedì sarà dunque rimpatriata, un anno dopo, ancora Quirinale. Stavolta in forma esclusiva. Velasco, Egonu, Danesi, Antropova e compagne da Mattarella: orgoglio d’Italia.


