Serie A – Romane a caccia di continuità: Gasp punta al tris, Lazio in casa Sassuolo
Sport
13 Settembre 2025
Serie A – Romane a caccia di continuità: Gasp punta al tris, Lazio in casa Sassuolo

ROMA – La missione è riprendere esattamente da dove si era lasciato. Albori di stagione, ma già settembre, e la stagione entra nel vivo. Il campionato decolla. Quel leggero antipastino di due giornate prima della sosta per le nazionali non era ancora abbastanza per saziare calciofili e fantallenatori, adesso pronti ad allacciarsi le cinture. Settembre è già un grosso primo piatto, anche perché iniziano di nuovo le coppe europee. Tra le protagoniste in campo domenica le romane, con un bel posticipo su cui chiudere la domenica in programma a San Siro, quello tra Milan e Bologna. Romane che vogliono esattamente riprendere da dove avevano lasciato, come soltanto spifferato in apertura. Roma che aprirà la domenica, pranzo al sacco fuori l’Olimpico per un popolo giallorosso pronto sostanzialmente ad un altro sold-out: le prima mano del Gasp si vede ma siamo soltanto all’inizio dell’evoluzione, quel che più contava e che nel calcio convince e resta sempre strumento determinante per avvicinar piazze restava altresì risultato, 6 punti su 6 tra Bologna e Pisa bottino perfetto. Adesso però va data continuità e occhio all’insidia, il Toro. Gasp vuol calare il tris, Baroni dall’altra parte ha cambiato tanto e cerca ancora volto e certezze. Il finale di mercato che francamente, paletti Uefa alla mano che va sempre sottolineato, ha deluso più di qualcuno con quell’ala o sottopunta che proprio no, tra mille nomi e sogno Sancho proprio non è arrivata. Contesto che chiaramente va contestualizzato alla rivoluzione Gasp soltanto al primo anno, tutt’altro modo di giocare a calcio rispetto alle precedenti gestioni, vanno messe basi tecniche e installati principi di gioco per la prossima stagione, dove l’ambizione sarà puntare ai massimi livelli. Ancora qualche nodo, come l’ormai ex capitan Pellegrini in panchina come Dovbyk: la nuova Roma davanti parla Ferguson. Tra le romane sussistono diverse gare alla classica ora domenicale vecchie maniere, le 15: Juric insegue la prima vittoria dopo due occasioni perse, non proprio la maniera più convincente per iniziare la sua avventura a Bergamo con un’eredità così pesante. C’è il Lecce: Scamacca acciaccato, tocca a Krstovic già contro il suo cuore giallorosso. Alla stessa ora il Pisa del Gila insegue il primo colpo grosso: all’Anconetani arriva l’Udinese, attesa per il debutto di Zaniolo. Alle 18 spetta invece alla Lazio, in campo a Reggio Emilia col Sassuolo. Estate complicatissima: proteste e contestazioni tumultuose contro la proprietà, apice mercato bloccato, che certamente non ha facilitato il compito di Sarri. Ma il ritorno del Comandante significa anche qui primo anno della nuova era. E col Verona, dopo la deprimente uscita di Como, sono arrivate risposte più che confortanti. Lazio bella e spumeggiante. Nel tempo Sarri, come mostra la sua prima esperienza capitolina, ha aumentato il tasso d’attenzione difensiva delle sue squadre: squadra corta, sì, ma equilibri. Occhio alla bocche da fuoco neroverdi, da Berardi e Laurientè, proprio per argomentazione precedente. In difesa torna Romagnoli, in attesa di novità e sviluppi contrattuali. In mezzo in dubbio Rovella: Cataldi in preallarme. Davanti finalmente si rivede Isaksen, che quest’anno dovrà far capire di che pasta sia effettivamente fatto, con l’allenatore che l’ha voluto due anni fa. Danese solo dalla panchina, Cancellieri ancora titolare lassù, nel tridente con Zaccagni e Castellanos volti più rappresentativi di questa nuova Lazio. Dopo Verona serve continuità, titolo che specchia e calza a pennello anche e soprattutto i biancocelesti.