La maniera migliore per rispondere alle polemiche, ai malcontenti, ai giorni più difficili. Per lui e per l’Inter. Thuram, doppio squillo. Ancora lui, ancora i suoi sorrisi. Stavolta più dolci, stavolta incontestabili, stavolta da tre punti. L’Inter reagisce, vince ad Amsterdam, 2-0 d’Olanda e nuova Champions battezzata nel migliore dei modi. In fondo c’è vita, deve esserci, dopo quel 5-0 PSG di giugno scorso.
E l’Inter prova a riaccendere i motori, bravo Chivu ad andar per la sua strada e confermar in blocco chi quella cinquina bavarese l’ha sofferta, in prima persona: piazza e addetti ai lavori chiedevano cambi e panchine per Bastoni e Barella, nulla di tutto ciò, titolari tutti i senatori, doppio squillo d’orgoglio nerazzurro.
Unica nerazzurra vincente del mercoledì sera, tra l’altro. Considerando che l’altra italiana, la Dea, nulla ha potuto a proposito di PSG con la potenza transalpina di Luis Enrique: differenza troppo netta, indiscutibile 4-0 al Parco dei Principi, Kvara e Mendes affettano l’Atalanta di Ivan Juric.
Tra gli altri risultati spiccavano due grosse sfide. Clamoroso ad Anfield dove ancora Marcos Llorente sembrava aver rimontato e quindi rovinato spreconi Reds; ma la resistenza dell’Atletico crolla in pieno recupero, quando l’unico in grado di scardinare i blocchi colchoneros è sempre Van Dijk, che fa 3-2 finale e regala tre punti preziosissimi che spediscono Liverpool in tripudio. Nervosissimo Simeone: s’attacca col pubblico, parla di gestacci di qualche sostenitore, espulso, comunque.
Riflettori prestigiosi pure quelli in Baviera, dove il Bayern manifesta subito tutte le sue ambizioni: resta una delle favorite e col solito eterno doppio Kane batte meritatamente 3-1 i campioni del mondo del Chelsea di Maresca. Domani si chiude la tre giorni mozzafiato: fari sull’Etihad, KDB torna a casa, sarà ancora Guardiola vs Conte, c’è Manchester City – Napoli.

