Non condurrà più un’astronave, aspetto che lascia aperto ogni scenario per il suo futuro, ma resta sempre un extraterrestre. Dopo quelle folli qualifiche tra giochi di prestigio ed acquazzone, Max Verstappen capitalizza quella straordinaria pole e centra il Mondiale di Baku. Il suo quarto GP stagionale, il 67° della sua carriera.
Una vittoria che riapre clamorosamente gli scenari della stagione di Formula Uno. Perché Piastri, a muro ieri, è andato a muro pure oggi. Così Max vola, sfrutta tutto ciò che avviene attorno a lui e vola dritto verso la meta, una meta che significa riaprire completamente il Mondiale Piloti: siamo a fine settembre e c’è ancora tutto il curvone finale d’autunno da percorrere, Piastri dista “soltanto” 69 punti. Pressione.
Fa specie, e forse proprio per questo pazza Baku, non ammirare alcuna McLaren sul podio, per quanto la Costruttori invece non torni minimamente in discussione. Al secondo posto squillo Mercedes, splendida ed autorevole rincorsa di Russell. Al terzo, mantiene podio partendo in prima fila, romantico Sainz sulla Williams. Quarto Kimi Antonelli. Ben poco si poteva fare in casa Ferrari dopo quelle disastrose qualifiche e ben poco in chiusura è cambiato: ottavo Hamilton, nono Leclerc.


