CAGLIARI – Alla fine punteggio decisamente più severo di quanto si sia vista. E peccato se la qualificazione sia rimasta tutta in terra sarda, peccato se davanti non ci sarà la possibilità di riaffrontare squadroni, ma per gran parte della tifoseria giallazzurra forse meglio così: come si legge da tanti commenti nell’immediato post gara, focus e attenzioni tutte direzione Mantova, senza distrazioni dal percorso principale, la cadetteria, il pane quotidiano.

Il Frosinone lascia la Coppa Italia sconfitto 4-1 a Cagliari. In Sardegna però gran bella prima ora giallazzurra. Imbottiti di giovani e con Mr Alvini che lascia spazio a chi ha giocato meno, non s’è vista per larghi tratti tutta questa differenza di categoria. Anzi a tratti persino scoppiettanti: l’entusiasmo contagia, Vergani timbra il momentaneo pari. Nel finale i padroni di casa rispettano i pronostici e chiudono la contesa dilagando però più di quanto si fosse espresso in campo. Borrelli, Felici e Cavuoti regalano passaggio del turno a Pisacane.

Per il Frosinone, ancora scottato per la rimonta incassata allo Stirpe, è tempo di prendersi il meglio da questa trasferta dall’altra parte del Tirreno, spensierata e piena di entusiasmo. L’ambizione è trapiantar certe trame e certi movimenti, liberi e spensierati nel Luna Park di una Coppa Italia in casa di chi d’A, anche nei campi più polverosi di B. Dove la palla scotta davvero e ogni deviazione può incidere su quel percorsone che dura un anno. Alvini prende il meglio e come tutti, al rientro, già testa al Mantova.