LIVERPOOL – E pensare che era appena stato convocato. All’interno di un 2025 sensazionale, quello che grazie alle sue splendide qualità da predestinato gli era valso esplosione a Parma, trasferimento addirittura al Liverpool, prima storica chiamata in Nazionale della sua carriera. Giovanni Leoni, il gioiello del futuro e già presenta delle colonne difensive azzurre. Forse il prodotto più splendente del calcio italiano dell’ultimo 24/25.
Invece una prima notte di fitta e freddina pioggerellina autunnale di Liverpool, alla prima presenza da titolare al centro della retroguardia della difesa dei Reds con quel Joe Gomez che a fine agosto sembrava promesso sposo del Milan, rischia di diventare l’ultima gara giocata di un 2025 magico ma adesso, forse, definitivamente strozzato.
Nelle prossime ore si attendono gli esami strumentali ma per Leoni il serio rischio è che la sua stagione possa esser già seriamente compromessa, se non conclusa. La chance di Slot, quel turnover tanto atteso, prestazione autoritaria a calcar campi britannici ed assaggiare dal primo minuto per la prima volta Anfield. Liverpool vincente ed al turno successivo della Carabao Cup, sembrava la serata perfetta, Southampton gestito e battuto, per Leoni prestazione da 6.5 se non 7.
Fino al minuto 78′. Quella corsa a coprire in fascia, quel contrasto, quel crack. Che sente e avverte subito, come gli spettatori Reds in prima fila. Mani in volto, barella, dramma calcistico: costretto ad uscire, applausi scrocianti di vicinanza ed incoraggiamento, serio rischio legamento crociato. Se confermato, stagione forse già finita. Tegola per Gattuso e quella rincorsa di cui Leoni sognava di prender parte e c’era tra l’altro riuscito, quella azzurra verso i Mondiali d’America 2026.
