PECHINO – Se Berrettini squilla e ruggisce, finalmente, in quel di Tokyo per l’ATP 500 giapponese, le grandi sirene azzurre che descriveranno il ritorno in campo di Jannik Sinner vertono tutte sulla Cina. Al via infatti il famoso China Open, forse l’appuntamento più sentito con cui si apre l’autunno tennistico, dopo il gran finale d’estate a stelle e strisce. Ci si sposta in estremo Oriente, per un 500 che attira, sempre e per definizione, forse anche di più del parallelo 500 giapponese.
Tra selfie, sorrisoni e autografi tra gli azzurri riflettori tutti su Jannik, arrivato settimana scorsa e pronto a scendere in campo. E Sinner, numero due al mondo superato da Alcaraz con la bella dello US Open, sarà favorito. Anche perché lo spagnolo giocherà l’altro versante, quello di Berrettini, quello giapponese. E l’altoatesino sarà tra l’altro il primo degli azzurri in campo in ordine cronologico: lui il primo della lista tricolore in campo, debutta di giovedì alle 13, naturalmente strafavorito con Cilic.
Sono tre gli altri italiani in campo. Musetti, che dovrà dimostrar d’aver già digerito la delusione della finalissima persa a Chengdu, si rituffa immediatamente: primo avversario il francese Perricard. Anche carrarino favorito e precedenti dalla sua parte, vedasi US Open. Tra gli azzurri anche Cobolli e Sonego, che però debutteranno (sempre venerdì) con avversari più prestigiosi e complicati: Rublev per il giovane capitolino, per Sonny addirittura Zverev.
