SPOLETO – Ucciso, fatto a pezzi e messo in due sacchi dell’immondizia.
C’è un fermo per l’omicidio di Sagor Bala, ventunenne di Spoleto trovato cadavere lunedì scorso nei pressi della ferrovia da un passante.
L’uomo fermato con l’accusa di omicidio volontario, distruzione e soppressione di cadavere è Dmytro Shuryn, 32 anni, cittadino ucraino, attualmente rinchiuso nel carcere di Spoleto.
Si è risaliti alla sua identità grazie alle immagini acquisite delle telecamere e a riscontri incrociati, anche se gli inquirenti avevano già dei sospetti su di lui, ex collega di lavoro di Obi ora accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, aggravato dalla distruzione e soppressione di parti del corpo.
Al momento del fermo l’ucraino non ha reso dichiarazioni spontanee, mentre, in una precedente audizione come indagato, si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di ricostruire nel dettaglio la dinamica del delitto e di chiarire le cause che hanno condotto ad un omicidio tanto efferato.
Nel frattempo si cercano ancora parti del corpo mancanti per ricomporre la salma, rinvenuta senza testa braccia e gambe.


