Domenica nerissima. Un altro lutto coinvolge il giornalismo sportivo italiano. Dopo Focolari se ne va infatti un altro che per tanti versi, fu rivoluzionario, avrebbe scritto storia. Se ne va infatti all’età di 95 anni l’eterno Carlo Sassi, definito da tutti il papà della moviola.
Entrò in Rai nel 1960 e divenne ben presto uno dei volti più rappresentativi, mitologici e generazionali della Domenica Sportiva. L’appuntamento in cui, generazioni cresciute a radioline, finalmente la sera avrebbero potuto toccar con mano, attraverso immagini, gli episodi vissuti ed ascoltati nel pomeriggio in radiocronaca. Così come gli episodi che facevano discutere: ecco che Sassi, a partir da quel gol di Rivera nel derby di Milano del 1967, chiedendo alla regia Rai di rallentare quelle immagini, descriveva ed analizzava l’accaduto del dubbio episodio, la moviola. Fu lui il papà della moviola: quel “lo rivedremo stasera”, sussurrato da giornalisti, calciatori, dirigenti e tutti i tifosi, per anni e anni era riferito all’appuntamento serale in cui Sassi avrebbe descritto al rallentatore l’episodio dubbio. Sarà poi Biscardi, in pieni novanta, a cavalcar la scia e chieder la moviola direttamente in campo.
Rimase figura cardine della Domenica Sportiva fino agli anni novanta, prima di passare sempre in RAI a quelli che il Calcio, fino al 2001. Con eleganza e pacatezza, coi suoi modi così gentili e vecchio stampo, il suo volto ha cresciuto generazioni. Ed ha scandito storia. Indimenticabile.

