PECHINO- È l’ultimo appuntamento prima del penultimo grosso 1000 dell’annata tennistica, quello per cui tutti resteranno in Oriente, i Masters di Shanghai. Ma a Pechino, di azzurri, ne resterà uno solo.
Che tanto per cambiare corrisponde al nome di Jannik Sinner, che in mattinata ha battuto l’ungherese Marozsan, prima demolendolo nel primo set chiuso 6-1, quindi gestendo il ritorno del balcanico in un secondo vinto comunque 7-5 al tiebreak. Sinner prosegue a vele spiegate, strafavorito, centrando già la semifinale dove affronterà De Minaur.
Dove però, come anticipato, sarà l’unico azzurro. Speranze d’ammirar tricolore anche dall’altra parte del tabellone riposte in Musetti, ma senza successo. Maledizione Tien, evidentemente. Lo statunitense che, dopo aver fatto fuori Cobolli, elimina pure Musetti, il cui cammino s’è chiuso ai quarti di finale.
Quel che preoccupa è che però, ad eliminar Musetti, è stato proprio egli stesso. Il suo fisico è quell’affiorar di un problema al gluteo. Dopo aver vinto il primo set, nel secondo ha chiesto l’intervento del fisioterapista, prima di continuare sofferente e perder quindi il secondo. Nel terzo, bandiera bianca. Nella speranza che non sia nulla di grave, meglio evidentemente non rischiare in vista di Shanghai.

