Tuscia – Boom dell’E-Commerce per resistere alla crisi, +233% in 10 anni
Economia e Lavoro
29 Settembre 2025
Tuscia – Boom dell’E-Commerce per resistere alla crisi, +233% in 10 anni
La digitalizzazione è ormai un asset obbligatorio per chi vuole resistere, soprattutto in tempi di crisi economica globale

TUSCIA – E-commerce, boom nella Tuscia: le imprese digitali nella provincia di Viterbo sono passate da 59 nel 2014 a 197 nel 2024, un +233,9%, con 138 nuove attività. Analoghe crescite in altre province del Lazio: a Rieti da 28 a 62 (+121,4%), a Latina un +238,7%, mentre Frosinone registra +263,5%. Roma resta la prima per numeri assoluti nel Lazio: 3.999 imprese digitali nel 2024, contro le 1.264 del 2014, ma il suo incremento del 216,4% è inferiore a quello della Tuscia. I dati — Unioncamere-InfoCamere, Movimprese e Openpolis, rielaborati dal Sole24Ore — mostrano che in dieci anni il commercio digitale ha trasformato la scena imprenditoriale italiana. La digitalizzazione ha permesso alle aziende di rapportarsi ai clienti tramite nuovi canali, rispondendo a esigenze di domanda che cambiano rapidamente. A livello nazionale le imprese che operano online sono passate da 13.321 nel 2014 a 43.379 nel 2024, triplicando in un decennio. Tra le regioni, la Lombardia guida per numero assoluto, la Campania registra la variazione relativa più alta insieme a Calabria, Molise e Basilicata. Alcune province crescono meno: Pesaro e Urbino, Verbania, Biella, Gorizia e La Spezia mostrano incrementi tra l’1,2% e il 115,1%.

È ormai imprescindibile per qualsiasi negozio avere una presenza online: oggi la digitalizzazione è diventata una condizione necessaria per restare competitivi, non solo un vantaggio opzionale. Chi non sfrutta l’e-commerce rischia di perdere quote di mercato, entrare in svantaggio rispetto a competitor che raggiungono clienti lontani, non poter offrire servizi richiesti (consegna a domicilio, click&collect, assistenza digitale) e non approfittare dei fondi statali e incentivi per la digitalizzazione (come il progetto “Transizione 5.0” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) che rendono più accessibile il passaggio al digitale.