FROSINONE – L’alba del giorno dopo è stata calcisticamente dolcissima, nel frusinate. Dai primi caffè, ai primi giornali, alle prime chiacchiere. Tutta la città gialloblu, stamani, con quel vistoso sorriso sulle labbra. Merito del Frosinone Calcio, che s’è svegliato primo in classifica, fresco di un’altra vittoria statement di ambizioni, quella con un’altra che voglia d’alta classifica complici vistosi investimenti estivi ne nutre eccome, quel Cesena ieri trafitto 3-1. 

Ancora vivide, negli occhi dei sostenitori ed in quelli della città, le immagini di gioia di ieri sera allo Stirpe. Il Frosinone vince e vola, ancora una volta. Continuità di successi, continuità realizzativa post Mantova: dopo i 5 gol a nord, calato pure il tris coi bianconeri. Una gara messa in ghiaccio dopo nemmeno un’ora grazie alla doppia di Raimondo e di trattor Ghedjemis. Squadra che non si perde a fronzoli, non palleggia sterilmente: squadra frizzante, viva, divertente, diretta. Che ti colpisce, che ti castiga, che affonda la porta avversaria.

La notte di quel Raimondo che ha aspettato tanto i primi gol. A quella fame e voglia di riscatto e consacrazione, lui, scommessa del ds Castagnini: quest’anno deve imporsi in B. Ghedjemis invece è letteralmente esploso: trattore, domina fisicamente, inventa tecnicamente. La difesa alza muro, dall’esperienza di Bracaglia e soprattutto quella di Monterisi, alla fine rimasto, garanzia per la cadetteria. Frosinone bravo a resistere anche all’inferiorità numerica nell’ultima mezzora, a mantener saldo vantaggio, nonostante l’espulsione di Kvernadze.

Col pareggio tra Palermo e Venezia, il Frosinone sale da solo momentaneamente in testa alla classifica. Capolista, così s’è svegliato il popolo giallazzurro. Per 24 ore. Fino almeno a stasera, quando sarà attesa la risposta a Marina di Carrara. 14 a 13, in questo momento. Inizio straordinario, ricostruzione e resurrezione.