Omicidi Paupisi: Neuromed, 16enne ancora grave ma stabile
Cronaca
1 Ottobre 2025
Omicidi Paupisi: Neuromed, 16enne ancora grave ma stabile

Ocone, ho ucciso mia moglie perché era aggressiva

POZZILLI – Restano gravi ma stabili le condizioni della figlia 16enne di Salvatore Ocone, l’uomo arrestato per il duplice omicidio della moglie e del figlio quindicenne avvenuto a Paupisi, in provincia di Benevento. Il bollettino diffuso oggi dall’Istituto Neuromed di Pozzilli, dove la ragazza è stata sottoposta a un delicato intervento di neurochirurgia per un trauma cranico come conseguenza dei colpi inferti all’altezza della testa, conferma che “la paziente è in coma farmacologico con parametri cardiocircolatori nella norma, in ventilazione meccanica.  Al momento paziente stabile nella sua gravità”.

La ragazza era stata colpita insieme al fratello, poi deceduto, dopo l’omicidio della madre Elisa Polcino. Ocone è stato fermato in Molise, tra Mirabello e Ferrazzano, e si trova ora nel carcere di Campobasso.

Nel corso dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto dopo essere stato catturato al termine della sua fuga, Salvatore Ocone, ora in carcere per il duplice omicidio della moglie e del figlio minore, a domanda sul perché lo avesse fatto, ha parlato di “dinamiche familiari conflittuali, in particolare un atteggiamento a suo dire di aggressività e di dominazione da parte della moglie nei suoi confronti e nei confronti del contesto familiare”.

Lo ha riferito il procuratore di Benevento, Gianfranco Scarfò, nel corso di una conferenza stampa tenuta in Procura a Benevento insieme al comandante provinciale dei Carabinieri Enrico Calandro. Il procuratore ha confermato che Ocone, 58 anni, ha ucciso la moglie Elisabetta Polcino, 49 anni, a colpi di pietra mentre dormiva, probabilmente tra le 5 e le 6 di ieri mattina. Poco dopo con la stessa pietra ha colpito anche la figlia Antonia di 16 anni, anche lei probabilmente nel sonno, e il figlio Cosimo di 15 anni, trascinandoli poi con sé in auto e scappando da Paupisi in direzione Molise. Il 58enne soffriva di psicosi cronica e nel 2011 era stato sottoposto a Tso. Nonostante ciò, è stato ribadito che non risultavano episodi di violenza in famiglia precedenti a quanto avvenuto ieri.

 

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