SANTA MARINELLA – Una data ed una ricorrenza che per la Perla del Tirreno non sarà mai come le altre. Tra un appuntamento e l’altro, coi giorni e gli eventi che scorrono freneticamente con gli ultimi caldi di un clima storicamente unico, Santa Marinella spegne 76 candeline. Già, il 4 ottobre resta una data di celebrazione, l’indipendenza comunale ed amministrativa di una cittadina tirrenica che da sempre, come mostrano Castello e Castrum Novum, resta nei decenni e nei secoli meta ambita e destinazione di villeggiatura.
Primo dopoguerra. L’Italia rifioriva. Santa Marinella incarnava perfettamente quel che si sarebbe vissuto nel decennio successivo. Resurrezione italiana, boom economico, clima e mare straordinari, meta per l’appunto di villeggiatura. E soprattutto, tra chi aveva vissuto il territorio da generazioni, s’era rafforzato quel forse senso d’appartenenza, di identità, di comunità. Così Santa Marinella, proprio come la stessa frazione di Santa Severa, si sentivano forti abbastanza per distaccarsi da Civitavecchia, così riuscirono a diventar e fondare a tutti gli effetti un Comune autonomo. Era il 4 ottobre del 1949 quando la storia cambiò. Acquisì definitivamente il titolo di Città con decreto del Presidente della Repubblica n. 4743 del 7 agosto 1990, sì, ma la svolta vera e definitiva risale a quell’ormai lontano ma straordinariamente importante 1949, sulla Perla.
Nel 1950, pochi mesi dopo la fondazione dell’autunno precedente, Santa Marinella contava già 4.804 residenti. Ed oggi compie 76 anni di storia. Oggi la Perla del Tirreno soffia su 76 candeline. E proprio per quel forte senso d’identità, oggi e per tutto il weekend, un Fish & Wine che da Piazza Trieste, con percorsi che stavolta abbracceranno storia e archeologica, celebrerà ancora una volta quel forte senso d’appartenenza e comunità ( https://www.lacronaca24.it/2025/10/03/santa-marinella-festa-del-mare-e-del-gusto-nel-weekend-presentata-ledizione-2025-di-fish-wine-foto/ ).

