ITALIA – In Italia, l’uso delle sigarette elettroniche tra gli adolescenti sta diventando sempre più diffuso e preoccupante. Secondo i dati più recenti diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, circa un adolescente su tre tra i 14 e i 17 anni utilizza le e-cig. La maggioranza, quasi l’87%, inala liquidi contenenti nicotina, nonostante la legge vieti la vendita di questi prodotti ai minorenni.
Il fenomeno non è solo occasionale: il 36% degli adolescenti è svapatore abituale, e quasi il 20% effettua più di 200 “puff” al giorno, con la metà che riporta sintomi come tosse, irritazione delle vie respiratorie e altri disturbi legati all’uso. Inoltre, oltre il 60% degli adolescenti combina l’uso della e-cig con sigarette tradizionali e/o tabacco riscaldato, configurando un quadro di policonsumo altamente rischioso.
I pericoli delle sigarette elettroniche non si limitano agli effetti immediati. Studi recenti hanno evidenziato danni al DNA e alterazioni epigenetiche, simili a quelli osservati nel fumo tradizionale, che possono aumentare il rischio di tumori e malattie cardiovascolari. Preoccupante è anche il fatto che queste modifiche genetiche possono essere trasmesse alla prole, con potenziali conseguenze sulla salute delle generazioni future.
Gli esperti avvertono che molti giovani non sono consapevoli dei rischi associati allo svapo, né del divieto di vendita ai minorenni, contribuendo così a un fenomeno in crescita che richiede interventi immediati. Promuovere l’informazione e politiche di prevenzione mirate è essenziale per tutelare la salute dei ragazzi e prevenire danni a lungo termine.

