Resta dunque Lorenzo Musetti l’unico azzurro che cercherà di portar più lontano ed alto possibile il Tricolore ai Masters 1000 di Shanghai. Il lunedì di sport italiano verteva tutto sul tennis e sul derby proprio tricolore tra Musetti e Darderi valido per strappare un posto agli ottavi dell’ultimo ma più prestigioso atto dello swing asiatico.
Fin qui Caporetto azzurra, a Shanghai. Considerando che il grande favorito, il numero 2 al mondo Jannik Sinner, è uscito costretto al ritiro tra mille crampi ieri con l’olandese Griekspoor fallendo la possibilità di riaccorciare su Alcaraz e che nessuno, tra Arnaldi, Sonego e colleghi, è riuscito ad andare oltre i primi turni.
Perciò il derby del lunedì era l’ultimo atto azzurro in estremo Oriente. Va fuori Darderi, dopo un derby combattuto, combattutissimo, teso ma brillante a livello di giocate, che ha comunque fornito un ottimo spot del movimento a tutti i sostenitori. Due ore di battaglia: prima 7-5, quindi 7-6. Il guizzo in più di Lorenzo, con quel quid d’esperienza che ormai ha finalmente acquisito e che non guasta mai, ha fatto la differenza, soprattutto nei momenti decisivi; per l’italoargentino lacrime amare a fine gara ma può dirsi comunque orgoglioso d’aver forse francamente giocato una delle sue miglior partite su cemento.
Adesso per Musetti, unico azzurro per l’appunto agli ottavi, viene effettivamente il bello. Perché la prossima è una partita che pesa tantissimo. L’avversario sarà il canadese Auger-Aliassime, 13° al mondo nel ranking ATP, quasi uno spareggio per rientrar nel grande obiettivo dell’anno musettiano: Top 8 e quindi Torino, ATP Finals. Vincere significherebbe scalzare considerevolmente un altro diretto concorrente ed ipotecare un posto tra i più grandi, in Piemonte.

