FROSINONE – Sulla Fermata della TAV a Frosinone il Presidente della Regione Lazio è al lavoro e in contatto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Lo ha ribadito in occasione dell’Assemblea Generale di Unindustria il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “Stiamo trovando le risorse per far partire la fermata TAV a Frosinone. Sviluppo vuol dire mobilità, quello che ha frenato la crescita oggi è l’incapacità di avere una visione per accompagnare la logistica di chi fa impresa per accompagnare la mobilità di chi investe, attrarre anche capitale umano in luoghi impegnativi e sfidanti, vuol dire avere una mobilità adeguata perché altrimenti le professionalità non vanno. Quando tu scegli i grandi manager, i bravi manager, la prima cosa che fanno vanno a vedere che cosa trovano sul territorio anche per il loro nucleo familiare, quindi è ovvio che noi dobbiamo ribaltare questa cosa e credo che comunque su questo lo stiamo facendo” ha aggiunto Rocca.
“Io accolgo con favore anche fare la regia per le infrastrutture perché vedi, dal primo giorno noi avevamo chiaro sia questa questa gap che avevamo sulle infrastrutture, ma ahimè un gap ancora più importante che portavamo sulle spalle e lo portavano tutti i cittadini del Lazio, 21 miliardi di euro di debito. Quindi la prima cosa che noi abbiamo fatto come giunta era rigore, cercare di portare comunque chiarezza nei conti e il 2025 posso dire che è stato l’anno della svolta, perché abbiamo avuto finalmente le agenzie di rating che hanno dato un outlook positivo proprio per il rigore che abbiamo avuto sui conti. La Corte dei Conti che per la prima volta ha parificato il bilancio della Regione Lazio e questo ci ha consentito di portare a casa un risultato anche un credito nei confronti delle altre regioni che ci hanno autorizzato questa norma sul consolidamento abbattere il debito di 13 miliardi, liberare nei prossimi tre anni mezzo miliardo di euro, 500 milioni per investimenti e infrastrutture. Ecco questo significa in serietà lavorare in silenzio pur sapendo di avere sulla responsabilità di anni e anni di chi doveva fare, di chi raccontava la favola dei 60 minuti, consentitemi questa unica nota polemica. La favola dei 60 minuti si deve creare con rigore e visione e credo che noi finalmente lo stiamo portando dialogando con tutti”.

