MILANO – Il nullaosta definitivo è arrivato. Forse quello più atteso. Quello continentale. L’Uefa, l’organo calcistico istituzionale che rappresenta il calcio europeo, ha emesso il suo verdetto. Strappo alla regola, ma nullaosta fu: Milan-Como si potrà giocare in Australia.
La prospettiva che si delineava supera il parere più temuto, anche perché quello del FIFA sembra ormai scontato, così come quello della Federazione australiana. Per il calcio italiano non è chiaramente la prima missione marketing all’estero, come mostrano supercoppe d’Arabia. Ma per la Serie A.. assolutamente sì. Momento storico: per la prima volta una gara del nostro massimo campionato oltrepasserà i confini nazionali e sarà esportata all’estero.
Un’esigenza che deriva nata come noto dalla concomitanza di Milan-Como alla 24° giornata con al cerimonia d’apertura di Milano-Cortina, stesso weekend del 7/8 febbraio. Ecco dunque che i club hanno preso la balla al balzo, formulato idea di marketing sospinta da tutto il movimento calcistico, che adesso supera pure l’ostacolo più temuto. Non vigono evidentemente regolamenti precisi affinché l’Uefa potesse opporsi; per questo, anche forse storcendo il naso, Ceferin ha detto sì.
Si giocherà a Perth. Le squadre arriveranno ad inizio di quella settimana, ad inizio febbraio, a fine mercato di riparazione. Rimborsati tutti gli abbonati rossoneri a San Siro, che adesso avranno comunque la possibilità di acquistare un biglietto differente per la gara in questione. Ai rossoneri, come ai lariani, gran parte della fetta della torta tra incassi e marketing. Un totale di 12 milioni che saranno ripartiti anche tra le altre 18 regine del nostro calcio. Ecco perché, sostanzialmente, esultano tutti.

