CIVITAVECCHIA – Una delle tematiche di cui si parla di più negli ultimi giorni a Civitavecchia verte sui senzatetto sostanzialmente accampati ormai da tempo nei pressi della stazione ferroviaria. Si tratta di nomadi o persone meno fortunate che senza dimora hanno deciso di istallare e tirar su delle varie e proprie tende entro e fuori le quali stazionare. Per questo, in città, si parla di tendopoli. Un’immagine che palesa degrado ed un problema, senz’altro, da risolvere. Sull’argomento tuona pesantemente Giancarlo Frascarelli. Il vicepresidente del Consiglio comunale si scaglia contro il sindaco Piendibene, attraverso una lettera che sintetizzata sui social, in più post, recita: “Gli amici delle tende al parcheggio vicino alla stazione, stanotte dormiranno sonni tranquilli, ma domani? Tutto è bene quel che finisce bene! Rientro adesso in casa, dopo esser stato insieme a Merio Benedetti ad accompagnare tre brave persone in un bed and breakfast, e già! A volte se la provvidenza ( mario in questo caso) non si attiva si rischia di passare dei brutti momenti, questi signori avrebbero passato la notte in una tenda vecchia e malridotta al freddo in mezzo a sporcizia e topi, tutto questo perché le istituzioni, a cominciare dal sindaco Marco Piendibene non hanno mosso un dito, già! Neanche un dito per fare una telefonata… perché bastava compilare il numero della croce rossa, per trovare una stanza, nel ritrovo sito vicino alla stazione di Civitavecchia a questi signori, tra l’altro in una gelida serata. Ahimè! Invece per queste umili amici neanche quello, il nostro primo cittadino era troppo impegnato oggi.E pensare che questo signore si presenta come uomo di sinistra, credo invece che una mano sulla coscienza se la dovrebbe mettere, visto come sono andate le cose, sopratutto vedendo le condizioni di queste povere persone che non hanno più niente, esseri umani lasciati soli come fossero il nulla. Ecco che si infrangono come onde sulle rocce, parole come democrazia e rispetto dei diritti di ogni essere umano, laddove le istituzioni, come in questo caso, sono sorde e chiudono le porte al prossimo, proprio a due passi da palazzo del Pincio…Vergogna”

