CIVITAVECCHIA – Presentato in grande stile, a casa sua, il nuovo gioiello di Kempes Astolfi. Si chiama La Rapina delle Pizze, un romanzo che tra suspense, storia, ricerca e ricostruzione, accompagna il lettore ad uno straordinario tuffo nel passato, quello della Roma anni settanta.
Tratto da una storia vera, il thriller ricostruisce cronache e sfumature di un furto novecentesco capitolino mai svelato prima d’ora e che invece significherà storia, perché cambierà per sempre il corso degli eventi del cinema italiano. Il furto delle bobine cinematografiche, proprio le cosiddette pizze, quello accaduto nella notte di Ferragosto di una Roma del 1975, viene sviscerato e ricostruito dai racconti di uno straordinario poliziotto dell’epoca, Nicola Longo: sceneggiature di film di Fellini, Pasolini e Damiani oggi inediti mai rinvenuti alla luce, la richiesta di un riscatto mai pagato, solo l’ex agente fu in grado di ritrovare, un anno dopo.
E qui la straordinaria capacità letteraria di Astolfi. Qualcuno che abbraccia, invade e unisce qualità attribuibili ad altre professioni: ricerca, intervista, fame, scoperta. Un lavoro di ricostruzione che poi sfocia nella qualità dell’autore: creatività, penna, arte, quindi romanzo, thriller. Insomma, un cocktail perfetto. Che da settimane sta scalando vertiginosamente vette d’attrazione letteraria straordinaria. Ecco perché interventi in radio e copertine media, tra tv e carta stampata. Tra l’altro Astolfi è fioccato altresì primo posto a concorso nazionale col suo avvincente book trailer: premiazione tricolore in arrivo nei prossimi giorni.
E dal grande successo della prima presentazione per l’anteprima nazionale di Terni ad altre tappe per cui già è partito conto alla rovescia come le prossime decisamente imminente di Milano e Torino, non poteva mancare quella del sentimento: la tappa a casa sua, a Civitavecchia. Un venerdì sera davanti a tanta gente, davanti alla sua gente. Tra aneddoti, curiosità, racconto e sfumature avvolgenti. Per una serata, quella al The Bone, dove cultura e pensiero l’hanno fatta da assoluti padroni. Per generazioni. Un’idea nata una primavera fa, una nata già oggi diventata realtà. Il romanzo è decollato, il romanzo è nel presente, gli anni settanta nel futuro. Grazie a Kempes Astolfi, eccellenza letteraria di Civitavecchia.
