UDINE – Quella che doveva essere una manifestazione in cui portar orgogliosamente avanti evidentemente le proprie idee s’è invece trasformata in una ressa, in tafferugli, in momenti di grossa e temibile tensione, in quel di Udine.
Manifestanti pro Gaza che chiaramente dal pomeriggio intendevano esprimere tutto il loro dissenso per la partita Italia-Israele, pretendo che gli ospiti non prendessero più parte a competizioni Uefa tantomeno a casa loro. Opinione che tra l’altro ha finito per influenzare parecchio sul dato dei biglietti venduti, meno di un terzo per un Blue Energy Stadium di Udine sostanzialmente semideserto.
Ed è proprio in serata, nella parte anche geograficamente conclusiva del corteo, che qualcuno s’è scaldato più del dovuto. Qualcuno è andato oltre. O meglio, fisicamente ha cercato di andar oltre. L’intenzione della frangia più scalmanata è stata chiarissima sin dai primi concitati momenti: scardinare il cordone della polizia a piazza Primo Maggio per cercar di arrivare allo stadio.
Così non è stato perché chiaramente le Forze dell’Ordine hanno espresso resistenza ed è così che sono iniziati minuti di ressa e tafferugli, una vera e propria guerriglia. Non doveva finire così: petardi e sassaiola, ai quali la Polizia ha risposto con lancio di idranti e lacrimogeni. Questo per fender la folla dei manifestanti e farli allontanare.
Il prezzo da pagare non sarà poco: fin qui bilancio di 20 arresti su un totale di 100 manifestanti più scalmanati, ma soprattutto tre feriti. Due sono giornalisti, uno local e l’altra di Rai News, dalle prime notizie che emergono e riscontrate. Per Rai si tratta di Elisa Dossi, che avrebbe riportato un importante trauma cranico: trasportata d’urgenza in ospedale.
Era una serata particolarmente temuta ed il peggio è stato, nonostante bar e ristoranti chiusi. 10000 persone in piazza, 100 più accesi di tutti gli altri che hanno rispettato senso di manifestazione pacifica. Adesso la situazione sembra definitivamente tornata sotto controllo.

