SANTA MARINELLA – Marco De Paolis è senz’altro un nome che non ha bisogno di presentazioni. Magistrato italiano che dirige la procura generale militare presso la stessa corte militare d’appello, è ai giorni d’oggi considerato in Italia ed oltre i confini uno dei maggiori esperti di istruttorie sui crimini di guerra in Europa.
E giovedì pomeriggio sbarcherà a Santa Marinella per presentar, anche sulla Perla del Tirreno, la sua ultima opera. Si chiama “Caccia ai nazisti”: il procuratore militare di La Spezia racconta nel suo libro i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari commessi dopo l’8 settembre 1943, portando a giudizio 17 processi e ottenendo 57 condanne all’ergastolo per i responsabili delle più gravi stragi compiute in Italia e all’estero durante la Seconda guerra mondiale.
TIDEI La presentazione è in programma giovedì 16 ottobre presso la biblioteca comunale Capotosti. All’incontro con l’autore saranno presenti il sindaco Pietro Tidei e l’assessore alla cultura Gino Vinaccia. A moderare ci penseranno la delegata alla biblioteca Giovanna Caratelli e Cristina Perini, direttrice della Biblioteca Civica. Le letture saranno a cura di Matteo Tusculano. “Siamo particolarmente lieti di ospitare il procuratore De Paolis e desiderosi di ascoltare la sua esperienza nella ricerca che lo ha condotto a trovare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità – dichiarerà il sindaco Tidei – Un periodo della storia europea e internazionale che ancora oggi scuote gli animi per la brutale violenza e disumanità . Un lascito che non possiamo permetterci di ignorare e che i giovani hanno il dovere di conoscere affinché tali atrocità non si ripetano più”.
VINACCIA “Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui il procuratore si è occupato, consapevole che “il dolore non va in prescrizione”- spiegherà invece l’assessore Vinaccia – De Paolis ha avuto il merito di rispolverare fascicoli rimasti in armadi chiusi per decenni, di intraprendere la lunga ricerca dei colpevoli rimasti impuniti, di riavviare le indagini e giungere ai processi. L’ autore ci costringe a riflettere su quanto il nostro rapporto con la memoria e la giustizia possa essere fragile e incerto tutt’oggi”.

